Provincia di Genova. Gli indifferenti

In allegato il volantino

Genova -

Cinque anni fa, in piena campagna elettorale, il Presidente Alessandro Repetto si presentava in via Cesarea ad un’assemblea per discutere il futuro di quei precari che ormai da anni erano, con varie tipologie di contratto, collaboratori della Provincia di Genova. Si impegnò a stabilizzare tutti e tutte. Chiedete alle decine di ex colleghi come è andata a finire. Oppure a quelli che hanno fatto causa alla nostra Amministrazione e l’hanno pure vinta.

Iniziava così il peggior quinquennio per i dipendenti della Provincia di Genova.

Sono stati decine i nostri volantini che contestavano le scelte fatte e sottolineavano il malessere dei lavoratori, ma purtroppo, nemmeno in questo ultimo periodo che ci divide dal commissariamento, questa Amministrazione si sta distinguendo per essere vicino ai suoi lavoratori.

Quelli che hanno potuto (direttore del personale e segretario generale) hanno già abbandonato la nave, mentre il nostro Presidente si è assicurato il futuro entrando nel consiglio d'Amministrazione della Fondazione Carige. E mentre organizzava il suo futuro, ha avuto un paio di colpi di genio.

Con una tempistica perlomeno sospetta ha deciso di chiudere i due Centri di Formazione Professionale (Trucco e Spinelli), che al momento sono totalmente pubblici, in un periodo nel quale la domanda di formazione aumenta e dopo aver investito molto anche in termini economici per rendere moderni i due istituti.

Quest’operazione è di fatto una privatizzazione che va a sacrificare la dignità e la professionalità dei circa quaranta colleghi che operano nei centri.

E' un regalo inaccettabile al “dio mercato”, un dono ai vari enti che si spartiscono i fondi per la formazione nella nostra provincia.

INOLTRE:

Ha bloccato,inspiegabilmente, l'assunzione di 14 lavoratori (già in graduatoria) a tempo determinato che non avrebbero pesato sul bilancio dell'ente ma sarebbero stati pagati tramite fondi Europei ad hoc che ora vanno persi.
Avrebbero lavorato solo per tre anni, ma avrebbero lavorato. E scusate se è poco.

Ha avallato una riorganizzazione della Macrostruttura che distribuisce Posizioni Organizzative come se piovesse, aumentando il fondo per le PO a 620.000 €. E, a conti fatti, senza distribuire nemmeno un euro in più agli altri 850 lavoratori, ma in compenso accelera inspiegabilmente sulla famigerata riforma Brunetta per quanto riguarda la valutazione della Performance.

Ha condiviso una proposta che prevede decine di trasferimenti del personale senza alcun rispetto nei confronti dei lavoratori. Senza contare le enormi difficoltà per colleghi del Consorzio Motiva che vedono la cancellazione di 13 posti di lavoro su 14, e il Centro Atene, azienda della Provincia di Genova, che si è liberata di tutto il personale a tempo determinato.

Anche la nuova RSU all'unanimità, ha deciso di rigettare e contrastare queste scellerate proposte.

Per fortuna questa maggioranza ed il suo Presidente sono arrivati al Capolinea.

Certamente non li rimpiangeremo, qualunque cosa ci capiterà, non troveremo più la gelida indifferenza nei nostri confronti che li ha caratterizzati in questi ultimi cinque anni.

Genova, 3 aprile 2012