Provincia di Genova. IL DURO ATTACCO AI LAVORATORI DELLA PROVINCIA: NON È UN DESTINO CINICO E BARO, MA UNA PRECISA VOLONTÀ POLITICA
Renzi obbedisce alla UE, uccide le Provincia e affama i lavoratori!
Resistere si può e si deve.
In allegato il volantino
Mercoledì 2 luglio si è svolto l'atteso incontro con l'Amministrazione Provinciale.
Come sapete all'ordine del giorno c'era l'illustrazione di provvedimenti conseguenti ai tagli imposti dal governo Renzi con il D.L. 66/2014, noto per la beffa degli 80 € (o renzini).
Ci è stato detto che per il 2014 la Provincia di Genova subisce un taglio di 5.500.000 €, per il 2015 e per il 2016 il taglio sarà di 8.500.000 €, sempre che il mese l'autunno non ci riservi una nuova spending review.
Le Città Metropolitane nasceranno, il 1° gennaio 2015, già tutte sull'orlo del dissesto finanziario e impossibilitate a svolgere le proprie funzioni.
Sembra che i futuri sindaci metropolitani se ne stiano rendendo conto solo adesso. Prima non avevano realizzato la briga che li aspettava.
L'Amministrazione ha comunicato che i tagli vanno effettuati subito. Unica alternativa la dichiarazione di predissesto, che però porterebbe 5 anni di lacrime e sangue per noi e per gli utenti. Nel frattempo le entrate tributarie sono scese del 30% e da alcuni mesi la Regione non effettua i trasferimenti dovuti, che si era impegnata a versare, e che ammontano ancora a 1.300.000 €.
L'Amministrazione Provinciale, senza nemmeno comunicarcelo, ha già deliberato la variazione di bilancio. Inoltre:
· ha deciso di confermare l'impegno preso nei confronti di ATP, argomentando che un eventuale fallimento dell'Azienda si trascinerebbe dietro anche il nostro Ente.
· ha già applicato la riduzione immediata del 5% di contratti e impegni di spesa.
· ha già comunicato alla Global Service che effettuerà un taglio del 5% sull'appalto, con conseguenze disastrose per i lavoratori delle imprese di pulizia e dei portierati. I più deboli contrattualmente pagheranno con licenziamenti, riduzione di orari e di salario.
Sugli appalti finanziati con i fondi europei (Consorzio Motiva ed altri) per ora non c'è chiarezza.In questo caso i tagli del D.L. 66/2014 sembrerebbero non necessari, ma sono in corso verifiche.
Alla nostra richiesta di capire cosa succederà alla scadenza degli appalti (Motiva a settembre e Global Service a dicembre) non ci è stata data alcuna risposta.
Viene confermato il blocco di tutte le assunzioni. Nei prossimi mesi andranno in pensione 15 colleghi che porteranno un risparmio di 850.000 € nel 2015 e di 740.000 € nel 2014.
Per i colleghi a tempo determinato non è previsto nulla.
Dal 1 settembre verrà modificato l'orario di lavoro dei dipendenti salvo i turnisti che continueranno con l'orario vecchio. Tutti i lavoratori negli uffici, che ora fanno 3 o 4 rientri, ne faranno solo 2 . Gli operai,invece, faranno un orario invernale più lungo con 4 rientri e un orario estivo più corto senza pausa pranzo. Ai dirigenti saranno tolti tutti i buoni pasto. Per gli altri il ticket sarà ridotto a 5,14 €. Con questo taglio al nostro salario ci sarà un risparmio di 155.000 € nel 2014 e di 400.000€ nel 2015.
Nella Direzione Lavori Pubblici verrà tagliata in maniera molto pesante la reperibilità: questa è un azione alla quale USB si oppone fermamente perché non porta risparmi di nessun tipo ma penalizza i lavoratori e la capacità dell'Ente di intervenire nelle situazioni di emergenza. Proporremo a tutti di rinunciare a questo istituto per rendere evidente la sua utilità.
Ci sarà un taglio sull'uso delle auto di servizio e su tutti i mezzi meccanici con conseguenze facilmente immaginabili nel caso di emergenze sul territorio.
Sarà tagliato anche lo straordinario utilizzato nei casi di calamità naturale (art. 39).
Verrà chiuso definitivamente il centro di formazione “Trucco”.
Verranno dismesse le centraline che misurano l'inquinamento dell'aria.
La Provincia disdetterà tutte le associazioni di impresa delle quali fa parte, come ad esempio il Teatro Stabile, con il rischio di dover pagare penali salatissime.
Verranno tagliate del 50% tutte le quote associative.
Le scuole di competenza della Provincia chiuderanno al sabato. Verranno chiusi il Liceo di Rapallo e la succursale del King a Nervi.
Se le norme lo permetteranno, c'è l'intenzione di usare anche lo strumento della mobilità per ridurre il personale.
L'Amministrazione avrebbe individuato anche alcune entrate da maggiorare: l'aumento delle multe per eccesso di velocità e la richiesta ai Comuni di un contributo per la stazione appaltante che è gestita dalla Provincia.
USB non condivide le scelte che l'Amministrazione intende fare. Ancora una volta si fa cassa sui lavoratori più deboli. Il taglio salariale diretto e indiretto che subiremo sarà di centinaia di euro.
Ancora una volta, l'Amministrazione non intende toccare ne le Posizioni Organizzative (500.000 €) né il CCDC dei Dirigenti (1.000.000 €).
Nel bilancio dell'Ente ci sono ancora voci poco trasparenti sulle quali si potrebbe intervenire.
Inoltre, tutta la gestione dei Fondi Europei presenta molti lati oscuri.
USB resta l'unica Confederazione che da tre anni ormai riesce a vedere e lo sfascio del Pubblico Impiego e lo denuncia con forza. Non siamo maghi, siamo semplicemente indipendenti dal quadro politico.
In questi tre anni abbiamo lottato in tutta Italia con scioperi e manifestazioni, mentre CGIL-CISL-UIL ci accusavano di fare del terrorismo e di raccontare falsità. La realtà l'avete tutti davanti agli occhi. USB è l'unico sindacato utile ai lavoratori. L'unico sindacato che oltre a resistere potrebbe invertire lo stato delle cose presenti. Non è per un destino cinico e baro che i dipendenti pubblici da anni sono sotto attacco, ma è per una volontà precisa di chi ci governa. Chiudersi tra le mura del proprio ufficio per non vedere non servirà: reagire si può e si deve!
Martedì 8 luglio 2014, l'RSU unitariamente ha indetto un'assemblea (in mattinata) di tutti i lavoratori, che si svolgerà in Piazzale Mazzini. USB invita a partecipare non solo tutti i lavoratori della Provincia, ma anche i lavoratori degli appalti, duramente colpiti dai tagli.
Dovremo tutti assieme immaginare un percorso di lotte che ci accompagni verso una Città Metropolitana, in condizioni migliori di come si prospetta attualmente.
La RSU ha chiesto un incontro al Sindaco Metropolitano Marco Doria. Non abbiamo avuto ancora risposta. Se entro martedì non ne avremo, ci recheremo tutti insieme in Comune.