Provincia di Genova. Non dormiamo sonni troppo tranquilli!

In allegato il volantino

Genova -

In queste ultime settimane abbiamo letto sui giornali comunicati stampa che tendono a tranquillizzare i lavoratori della Provincia. Forse per far sì che non si ripeta la manifestazione di fine dicembre, forse perchè siamo in piena campagna elettorale. Comunicati in cui si esprime soddisfazione per un presunto impegno preso dal Ministro Grilli per rivedere i tagli alle Province. Circa 10 milioni di euro rispetto ai 27 milioni previsti dalla legge di stabilità. Ad oggi nulla è cambiato, la Provincia di Genova continua a rischiare il default e anche se i tagli fossero inferiori, sarebbero solo gli ultimi di una lunga serie, dalla spending review alla legge di stabilità, da Berlusconi a Monti.

Le prime misure stabilite per ridurre le spese provinciali, e cioè l'ennesimo trasferimento di lavoratori, partiranno regolarmente il 1 febbraio. Atene è in vendita. I lavoratori degli appalti rischiano il posto di lavoro per il depauperamento dei fondi europei. ATP sembra sull'orlo del fallimento.

La mobilitazione di tutti i lavoratori deve ripartire al più presto.



Per completare il quadro, già negativo di per sé, la Regione non ha intenzione di mantenere gli impegni presi di fronte ai lavoratori. Infatti martedi 29, alle 14,00, è convocata una riunione con l'assessore Paita a cui sono state invitate solamente le segreterie dei sindacati complici e concertativi CGIL, CISL e UIL. Ricordiamoci che CISL e UIL sono favorevoli alla cancellazione delle Province.

I lavoratori, o almeno i loro delegati eletti in RSU e organizzatori della determinata manifestazione di Dicembre, non sono stati convocati.
In più USB, altamente rappresentativa tra i lavoratori della Provincia, è stata esclusa dall'incontro per le probabili pressioni di CGIL, CISL e UIL.

Questo atteggiamento è inaccettabile. La Regione deve informare i lavoratori direttamente, come si era impegnata a fare. Sarà un tentativo per cercare di limitare la forza e la rabbia dei dipendenti della Provincia di Genova?

Proponiamo che la RSU esprima la protesta dei lavoratori al Presidente Burlando e che metta velocemente in calendario ulteriori mobilitazioni di tutti i lavoratori come previsto all'unanimità nell'assemblea del 18 dicembre.

Forse sarebbe il caso di organizzare una partecipazione collettiva all'incontro con la Regione del 29.

Inoltre:

Contratto integrativo: USB, come già per il 2011, non lo ha firmato. E' rimasto tutto uguale e non è stata accettata la nostra proposta di tagliare del 30% il fondo delle Posizioni Organizzative. Ricordiamo a tutti che solo la nostra parte del fondo era stata tagliata dal Governo Berlusconi mentre per le PO nulla era previsto. Ci sembrava un atto di solidarietà giusto ed accettabile ma ci sbagliavamo. Resta il rapporto vergognoso che vede 50 persone dividersi circa 500.000 €, mentre i restanti 900 si divideranno circa 1 milione di Euro.

Nuovo sistema di valutazione a partire dal 2013: l'Amministrazione lo ha presentato nei mesi scorsi. Se quello applicato nel 2011 e nel 2012 ha creato enormi malumori tra i lavoratori, il nuovo sarà ancora peggiore. Molto più complesso ed iniquo. Ad esempio prevede che, a chi avrà 100 come valutazione, verranno corrisposti tutti i resti degli altri colleghi che avranno punteggi più bassi. In più è molto discriminatorio rispetto alle colleghe, non tenendo conto delle diversità di genere (come il CUG ha ampiamente documentato).

Genova 23-1-2013