PROVINCIA DI GENOVA: RAPPRESENTATI?
Volantino allegato
Venerdiì; 17 ottobre è la data della prima seduta del Consiglio Metropolitano.
Il gioco di scatole cinesi che ha condotto all'elezione di questi 18 Consiglieri autonominatisi non poteva essere più lontano di così da una autentica forma di rappresentanza dei cittadini.
Eppure questi 18 Consiglieri, più il Sindaco Metropolitano, ancorché Sindaco di Genova, Marco Doria, saranno chiamati ad amministrarli, quei cittadini. E neanche su questioni tanto secondarie: dovranno infatti amministrare i servizi e chi quotidianamente se ne occupa, cioè i lavoratori della futura Città Metropolitana e dell'indotto. Insomma si dovranno occupare di noi e del nostro lavoro.
Martedì 21 ottobre alle 12,00, ricorderemo al Consiglio Metropolitano che:
- i tagli hanno ridotto i servizi al lumicino e hanno messo i lavoratori nell'impossibilità di lavorare: una delle dirette conseguenze è l'aumento del rischio per il territorio, e qui non aggiungiamo altro.... ;
- i posti di lavoro dell'indotto e delle partecipate sono a rischio (Consorzio Motiva, Atene, ATP, Coopservice, ....), e questo rischio riguarda soprattutto le donne;
- per i giovani non va meglio: i centri di formazione hanno drasticamente ridotto l'oferta e si sono creati disagi per le scuole;
- il giro di vite ha colpito i lavoratori pesantemente, con un taglio molto consistente del salario accessorio (buoni pasto) e con l'obbligo di orari di lavoro assurdi, secondo disposizioni particolarmente inique e vessatorie da parte dell'Amministrazione
e consegneremo quanto segue:
- una raccolta firme dei lavoratori della Provincia per chiedere l'applicazione di misure meno inique, sia per l'orario che per i buoni pasto (invitiamo i lavoratori firmatari ad essere presenti)
- un post-it per ricordare che ai dirigenti e alle P.O. non è mai stato tagliato nulla e, qui in particolare, emerge la profonda iniquità delle misure
- una cambiale da 30 miliardi di euro, che lo Stato ha tagliato alle Provincia
- una cambiale da 8 miliardi di euro, che la Regione avrebbe dovuto impegnare per le funzioni delegate
- una cambiale da 100.000 euro ai lavoratori da parte dell'Amministrazione Provinciale
- una maschera da saldatore per la Formazione che ofre sempre meno (tra cui l'eliminazione di un corso per saldatori)
- un biglietto del bus per ricordarsi di ATP, del pericolo di privatizzazione, del rischio di perdere il posto per i suoi lavoratori
- un pacco di sale per la manutenzione delle strade