Provincia di Genova. Resoconto dell'incontro tra amministrazione e rappresentanze sindacali.

Genova -

Ieri pomeriggio (16-7-2013) c’è stato l’incontro con l’Amministrazione relativo ai Centri di Formazione Professionale.


Il Direttore Generale ha detto che la sentenza di incostituzionalità del D.L. sulle Province annulla tutto quanto previsto in questo decreto e quindi l’effetto potrebbe essere quello di fare cadere tutti i commissariamenti, in quanto rivivono le norme precedenti, pertanto l’Upi chiederà di avviare tutte le procedure per indire nuove elezioni in tutte quelle province ad oggi rette da un Commissario.


Il Disegno di Legge costituzionale presentato del Governo e che prevede l’eliminazione delle Province dalla Costituzione, lascia a una legge ordinaria il riordino delle funzioni di area vasta e della Città Metropolitana.


Ad oggi, pertanto, abbiamo davanti un quadro istituzionale privo di ogni certezza. Non ci sono elementi e risorse per progettare al di là del breve tempo, i soldi del Fondo Sociale Europeo promessi dalla Regione non sono ancora arrivati, benché inseriti nel bilancio 2013. Oltretutto sono soldi che vengono tolti di fatto dal mercato con la probabile protesta di cooperative e consorzi vari. I corsi di formazione a tre anni non si possono fare perché non si sa nemmeno quello che succederà nel 2014. Nel frattempo dobbiamo gestire tutte le altre funzioni, ma la progettazione temporale non va oltre i 6/7 mesi circa. Bisogna avere la consapevolezza che, certamente verrà tutelato il posto di lavoro, ma di fronte a noi non c’è un panorama che ci permette di andare oltre la primavera 2014 in quanto davanti non abbiamo nulla. In cassa abbiamo problemi pesanti di liquidità e questa deve essere utilizzata anche per evitare il fallimento di aziende che avrebbero, tra l’altro, la conseguenza di perdita di lavoro per centinaia di persone.(es. ATP)


Non si può sapere cosa sarà della formazione da qui a tre anni, così come per la Provincia in generale. Oggi il bilancio di previsione 2013, in Liguria lo hanno fatto solo Genova e Savona, mentre La Spezia e Imperia non sono state in grado.


CGIL e DICCAP proponevano di lasciare una parte di lavoratori della formazione a presidiare il centro di formazione Trucco e ad indire qualche corso da 1 anno.

Sostenendo che è meglio anche in prospettiva, riguardo alla futura ridefinizione delle deleghe. E poi che è difficile ricollocare lavoratori che hanno tutti più di 55 anni. La cosa che ci ha stupito è che mai sono stati citati gli amministrativi che lavorano nel settore, e che sembrava che non ci fossero già stati decine di trasferimenti nei mesi scorsi. Il DICCAP ha presentato anche dei conti su quanto costano i due Centri, ma sono stati consegnati solo all'Amministrazione e noi non abbiamo potuto verificarli.


USB ribadiva che in questa gravissima situazione (illustrata benissimo dal Segretario Generale) la cosa prioritaria è salvaguardare il salario e il posto di lavoro di tutti. Siano dipendenti della Provincia, delle aziende partecipate (ATP a settembre dovrà probabilmente dichiarare il fallimento mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro) o degli appalti. Ci siamo opposti alla proposta di trasferire lavoratori della Formazione ai Centri per l'Impiego, perchè in Regione dicono che sono già troppi e che la Provincia stà scaricando li tutto quello che non riesce a ricollocare. E poi anche perchè quelli destinati all'orientamento porterebbero via del lavoro ai colleghi del Consorzio Motiva.


E' poi è patetica e puerile la polemica dei “venditori di polizze” della CGIL, un ex sindacato che negli ultimi trent'anni ha contribuito a privatizzare tutto il privatizzabile (Aster, Iren, etc), difende l'acquisto degli F35, e ora si erge a paladino del bene comune. Forse il nervosismo di qualche delegato deriva dal fatto che la sua organizzazione non ha speso una parola per difendere le Province e chi ci lavora, ma ha tollerato il “riordino” di Monti, salvo poi ipotizzare un nuovo “riordino” in senso peggiorativo per i lavoratori e per gli utenti in linea con il nuovo inquilino di Palazzo Chigi. Un ex sindacato collaborativo e filo governativo che tramite le lobbyes affiliate potrebbe trarre interessi enormi dallo smantellamento del servizio pubblico.


Quanto alla qualità, allo spessore e al senso delle nostre iniziative saranno i Lavoratori e le Lavoratrici a giudicare.


USB ha la consapevolezza di rappresentarli con determinazione ogni giorno nella consapevolezza che le uniche battaglie perse sono quelle che non si combattono.


Il Commissario Straordinario Fossati ha compreso e condiviso le preoccupazioni, come la chiusura del Trucco (confermata) con all’interno un patrimonio che va salvaguardato. Per quel che concerne il centro di formazione Spinelli si valuterà la possibilità di poter fare corsi annuali (es. per disoccupati), e quindi se ciò sarà possibile, si valuterà quanto personale verrà adibito a questi corsi. Se questa ipotesi si potrà concretizzare si dovrebbe allontanare la chiusura dello Spinelli.

Ha ribadito che abbiamo la fortuna di mantenere i posti di lavoro e che i dipendenti dei centri coinvolti verranno ricollocati in altre direzioni che hanno necessità.


Nel frattempo è anche arrivata la notizia che il Tar Lazio ha accolto il ricorso presentato dalla Provincia di Genova quest’inverno contro i tagli subiti.


E’ stato detto che questa è una bella vittoria, ma di soddisfazione, in quanto nel frattempo i tagli erano stati un po’ rimodulati, ma non ha certamente l’effetto di portare soldi in cassa, ma “soltanto quello, presumibilmente, di far si che i tagli che anche il prossimo anno subiranno le Province non siano così lineari.


L’incontro si è chiuso alle 19.10 circa con un rinvio ad un nuovo aggiornamento.

 

Genova, 17 luglio 2013

USB e RSU della Provincia di Genova