Provincia di Siena. Il PD vede la pagliuzza ma non il trave
Leggiamo un comunicato stampa del Segretario Provinciale PD di Siena sul nuovo Ente provincia, ne quale si dice, tra l'altro:
"…Il PD ha chiesto agli amministratori di continuare a impegnarsi in una fase così difficile e a titolo gratuito nell'interesse dei cittadini e questo sta già facendo maturare, giorno dopo giorno, risparmi per l'ente, a differenza di altre Province commissariate che devono sostenerne i relativi oneri…".
Ancora una volta si guarda alla pagliuzza e non alla trave…
Il decreto-legge n. 90/2014 non stanzia un euro per il rinnovo dei contratti pubblici né risolve la questione delle risorse. I contratti restano quindi “al palo” con la prospettiva che il blocco si protragga fino al 2020.
Con il DL 90/2014 si supera defnitivamente l'idea che la mobilità sia in qualche modo legata agli esuberi e si approda a una nuova era, quella della mobilità forzata per tutti.
Lo fa subdolamente l'articolo 4 che manomette il concetto di unità produttiva e trasforma la mobilità obbligatoria in una potente e minacciosa leva gestionale.
Il decreto stabilisce infatti che entro i 50 km dalla sede di servizio del lavoratore tutte le sedi della stessa o di altra amministrazione pubblica siano una “ unità produttiva”.
Il trasferimento nell'ambito della stessa unità produttiva non richiede alcuna motivazione da parte del dirigente . La mobilità può avvenire anche verso altra amministrazione sempre entro i 50 km e anche senza preventivo accordo fra le amministrazioni che hanno carenze di organico.
Alla luce di quanto si prospetta per i lavoratori pubblici in particolare delle Amministrazioni Provinciali, è nostra intenzione riaffermare con forza che le spese di questi anni nel nostro Ente sono state assai consistenti, come USB Sindacato di Base è nostra intenzione segnalare solo alcuni costi della politica, legati a scelte che gli attuali Amministratori hanno voluto reiterare, e che se invece avessero avuto un segno diverso, avrebbero potuto rappresentare una inversione di tendenza e costi inferiori per la collettività senese, di seguito solo alcuni esempi:
- La realizzazione di una nuova sede in viale Sardegna che, senza entrare nel merito della utilità, per essere ultimata abbisogna di ulteriori 700/800mila euro che nel bilancio dell’Ente non ci sono;
- Gli affitti pagati per edifici privati, come per la sede di via Massetana hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi risorse che, hanno avuto solo il pregio di arricchire il proprietario dell’immobile e di impoverire le casse dell’Ente, con quanto si è pagato sino ad oggi, si poteva acquistare il corrispettivo della superficie affittata moltiplicato per 1,5;
- I Dirigenti al 31.12.2012 erano n.12 oltre al Direttore Generale;
- I curriculum sono scaricabili dal sito della Amministrazione Provinciale di Siena, di questi 7, più il Direttore Generale, erano ad incarico e 4 di ruolo. I relativi compensi lordi, dato pubblicato sul sito, erano pari a circa 1.167.200 euro dei quali, 354.000 euro per compenso Dirigenti a ruolo e 813.200 euro per compenso dei Dirigenti ad incarico politico oltre al Direttore Generale, dato aggiornato al 31 dicembre 2012;
- Fino al maggio 2014 i Dirigenti erano 10 oltre al Direttore Generale;
- Con la Delibera di Giunta n. 162 - del 30 Giugno 2014 vengono confermati 8 Dirigenti di cui 4 ad incarico politico e 4 di ruolo, oltre al Direttore Generale con scadenza al 30 settembre 2014. Il tutto per una spesa pari a circa 936.000 euro fino al settembre 2014, dei quali 206.000 euro, per il solo incarico del Direttore Generale;
- Su una dotazione organica di circa 380 dipendenti sono presenti 29 posizioni organizzative con premialità retributiva oscillante fra i 6.000 ed i 12.000 euro annui, a queste indennità deve essere sommata la retribuzione tabellare;.
- Fra le funzioni Dirigenti e le Posizioni Organizzative la somma porta a 40 unità di direzione su una dotazione organica di circa 380 dipendenti, 1 “comandante” ogni 9,5 unità di “truppa”;
- Sono presenti anche 17 Società Partecipate, costituite dalla Amministrazione Provinciale di Siena, con dotazione organica reclutata attraverso colloqui o selezioni mirate, senza pubblico concorso.
In conclusione, mentre l’incertezza del futuro per le funzioni e le attività di istituto sono paragonabili ad un silenzio assordante, mentre la prospettiva potrebbe essere il pre-dissesto finanziario dell’Ente, scenario che aprirebbe la strada alla dichiarazione di personale in soprannumero, che insieme alla messa in disponibilità/mobilità per i prossimi due anni, sarebbe il viatico della dichiarazione in esubero di personale, prospettiva per la quale dopo due anni di stipendio base ridotto dell'80% e senza diritto ad altre somme, nella migliore ipotesi può aprire la strada al demansionamento prima che si materializzi il licenziamento!
Questa è l’incertezza dei dipendenti dell’Ente Provincia di Siena analoga per molti aspetti, a quella di migliaia di lavoratori del settore privato.
I rimedi che l’Ente propone e persegue sono pannicelli caldi, sono insufficienti, vanno nella direzione di indire bandi per la vendita delle auto blu, bandi andati regolarmente deserti, di procedere alla razionalizzazione dei buoni pasto, della modifica dell’orario di lavoro non per aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’Ente, ma per ridurre la fruizione dei buoni pasto.
Gli Organi Politici e Burocratici mentre decidono di razionalizzare il carburante, il sapone, la carta igienica e le salviette per le mani, decidono anche di mantenere in piedi gli incarichi politici per 4 Dirigenti oltre alla funzione di Direttore Generale, con i costi sopra evidenziati.
Una politica, quella messa in campo dall’Ente Provincia di Siena, fatta di molto fumo e (pochissimo risultato) poco arrosto.