Provincia di Terni. con il cappello in mano!

Terni -

Ebbene sì... quello che a noi è apparso da subito chiaro, sta ora accadendo, purtroppo. La situazione vissuta dalle Province in moltissimi territori è ormai drammatica! Dopo il pasticcio del Decreto Delrio, con l'approvazione del D.L. 66/2014 il governo Renzi ha assestato un ulteriore colpo mortale, in continuità a quelli inflitti dai governi che si sono succeduti, tutti con lo stesso scopo: far diventare le Province entità "fantasma"!

 

I tagli ai bilanci, per 444 milioni nel 2014 e 576 milioni per il 2015, hanno infatti un ulteriore pesante impatto sull'erogazione dei servizi ai cittadini, servizi già fortemente compromessi dalla riduzione di 1,2 miliardi stabiliti con le manovre precedenti e che hanno, di fatto, ridotto del 27% la spesa primaria delle Province destinata ai servizi. Questi ulteriori tagli manderanno automaticamente in dissesto la stragrande maggioranza di questi enti, ovviamente con gravi ripercussioni sul personale.

 

Tutto ciò senza il minimo rispetto per la vita di queste Istituzioni, per quanto hanno saputo rappresentare e fare per la storia democratica del nostro Paese. Si stanno mettendo concretamente in discussione servizi ai territori, l'occupazione, si sta causando la perdita di salari con una facilità arrogante, calpestando la nostra dignità di lavoratori e cittadini. Una situazione critica che stiamo toccando con mano anche nel nostro Ente!

 

Il silenzio assordante che CGIL, CISL e UIL stanno mantenendo sulla condizione della Provincia di Terni è del tutto incomprensibile...forse! Ma noi davanti al disagio crescente di tanti lavoratori e lavoratrici ed alla messa in discussione di servizi fondamentali per il territorio, in silenzio certo non restiamo. Un bilancio già ridotto, nella sua entità complessiva del 46%, non sopporterà l'urto di questo ulteriore intervento!

 

In questo momento la struttura organizzativa non potrà essere riconfermata per il 2014 e le voci del Fondo per il salario accessorio vengono messe pesantemente in discussione: niente indennità, niente produttività collettiva, niente rinnovo degli incarichi dirigenziali in scadenza, niente conferma degli incarichi per le P.O. e le A.P., mentre siamo ancora in attesa di conoscere le intenzioni dell'Amministrazione per quanto riguarda il fondo della Dirigenza...

 

Queste sono le opzioni che la Provincia di Terni si trova a dover prendere concretamente in considerazione nella fase di elaborazione del bilancio di previsione, oltre ad una ulteriore feroce stretta sulle risorse da destinare ai servizi al territorio (viabilità e strade, controlli ambientali, lavori pubblici ecc.). E che fanno CGIL, CISL e UIL??? Ha da passà 'a nuttata...( il 24 maggio..non quando mormorava il Piave, ma quando finalmente si andrà alle urne per le elezioni..!). E che fa "mamma" Regione?? La medesima cosa: aspetta!!

 

L'USB è in campo, in perfetta solitudine, contro questo governo e contro le politiche dei tagli che mettono in ginocchio il comparto delle AA.LL. e mortificano il lavoro ed i lavoratori. Già dal 6 maggio contro il Job Act, fino alla giornata nazionale di lotta del 14 maggio, con iniziative regionali, che preluderà allo sciopero generale del pubblico impiego, avremo modo di esercitare il conflitto e la lotta quali strumenti sindacali alternativi alla politica della concertazione e degli accordi al ribasso di CGIL, CISL e UIL e che ha prodotto una vera e propria débâcle dei diritti e della condizione dei lavoratori nel nostro Paese, anche tramite lo smantellamento dello stato sociale e l'attacco ai pubblici servizi.

 

ALZIAMO LA TESTA!!