RdB REPLICA ALLA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA DRAGHETTI SULLE RELAZIONI SINDACALI
Apprendiamo dalla stampa che la presidente della Provincia Draghetti, intervenendo in Consiglio Provinciale, avrebbe dichiarato che la nostra organizzazione sindacale avrebbe abbandonato il tavolo di trattativa sulla stabilizzazione dei precari in maniera "consenziente", che il nostro allontanamento sarebbe stato richiesto dai componenti delle RSU dei lavoratori della Provincia.
Diciamo chiaramente che entrambe le affermazioni non corrispondono al vero: la Presidente Beatrice Draghetti mente sapendo di mentire.
Dare, in una sede formale come il consiglio, informazioni errate e di fatto antisindacali aggrava ulteriormente il clima dei rapporti, considerando anche che l'alternativa alla distorsione volontaria dei fatti sarebbe l'ancora più grave e la così dimostrata superficialità con cui vengono indirizzate politicamente le relazioni sindacali.
La richiesta di esclusione dal tavolo di incontro è stata fatta dal rappresentante della categoria territoriale della Funzione Pubblica CGIL e non dalle RSU (facciamo notare che la RdB/CUB era presente anche con 2 rappresentanti RSU).
Il rappresentante territoriale della RdB/CUB ha lasciato l’incontro dopo aver formalmente contestato la decisione di accogliere la richiesta di esclusione avanzata da CGIL ma accettata e avallata dalla delegazione dell’Amministrazione Provinciale.
Vogliamo ricordare alla Presidente Beatrice Draghetti, che dovrà prima o poi assumersi delle responsabilità politiche a riguardo invece di mischiare le carte e dando informazioni non corrispondenti al vero, che da molti mesi abbiamo richiesto un incontro e un chiarimento sulle relazioni sindacali territoriali e di categoria, incontro che non è mai stato finora dato e che la nostra organizzazione sindacale non ritiene più rinviabile tale chiarimento alla luce dell’esclusione dal tavolo della stabilizzazione dei precari.
Il perdurare di tale discriminazione non sarà più tollerato dalla RdB/CUB che si presenterà "spontaneamente", invitata o non invitata, alle prossime trattative.