Regione Lazio. BASTA CON I CONCORSI FARSA. TRASPARENZA SUBITO!

Roma -

Con una Determinazione di annullamento si è concluso I’ennesimo concorso “interruptus” della Regione Lazio!


La richiesta, sbandierata a gran voce dalla Giunta Regionale, di “...verifiche in merito alla legittimità formale e sostanziale della procedura concorsuale, su presunte irregolarità avvenute durante lo svolgimento della prova preselettiva...”, è stata immediatamente  “sublimata” dal Direttore del Dipartimento Istituzionale Luca Fegatelli.


Tutti i sospetti di irregolarità, segnalati dai partecipanti al concorso, sono stati “lavati”, senza vergogna, dalla scoperta di una ipotetica illegittimità, derivante dall’incapacità con cui è stata redatta la Determinazione recepita dal bando, paradossalmente e tardivamente rilevata proprio da colui che l’ha predisposta.


Nessuna responsabilità a carico della Commissione esaminatrice composta dai soliti noti, nulla a carico della società Praxi & Co (quando si dice l’efficienza del privato!), nulla sulle omonimie (più o meno riconducibili ad ambienti di potere regionali) di concorrenti che, guarda caso, hanno superato la prova col massimo dei voti, nulla sulle graduatorie apparse e subito scomparse sul sito regionale.


Dobbiamo forse pensare che siano saltati accordi di spartizione clientelare?
Tutto è pronto per bandire un nuovo concorso, in nome della  trasparenza e della meritocrazia di facciata funzionali esclusivamente all’esercizio di un potere clientelare.


Non è stato neppure previsto per gli ignari partecipanti al concorso, di cui la Regione si è presa gioco ricavandone un misero bottino da spartire per le spese di organizzazione, almeno il risarcimento dei danni per le spese sostenute inutilmente con la tassa d’esame, la raccomandata AR, l’acquisto dei testi, il tempo dedicato invano allo studio e le spese di viaggio necessarie a raggiungere la sede d’esame.


Faremo ricorso a tutti gli strumenti legali per individuare i responsabili, in ambito amministrativo, contabile, civile e penale, dei danni procurati all’erario ed ai lavoratori con questa vicenda.


Chiediamo che vengano effettuate e rese pubbliche le verifiche annunciate dal Direttore Luca Fegatelli “...sulle presunte irregolarità avvenute durante lo svolgimento della prova preselettiva...”, attraverso l’istituzione di una commissione di controllo “super partes” comprendente anche una rappresentanza dei lavoratori (considerato che sarebbe quanto meno illegittimo che l’organo di controllo fosse il controllore del suo operato).


Chiediamo concorsi esterni che garantiscano la dovuta trasparenza e meritocrazia, senza la firma dei soliti funzionari e delle società che sono stati coinvolti nei precedenti concorsi bloccati dalla magistratura.


Chiediamo che a tutto il personale regionale venga assicurato il diritto alla carriera, attraverso corsi-concorsi interni che diano la priorità a criteri di valutazione il più possibile oggettivi.


E’ questo l’unico metodo per sconfiggere i poteri occulti clientelari e del malaffare che da anni imperversano indisturbati in questa Regione: RENDERE AUTOMATICA, TRASPARENTE ED OBIETTIVA LA PROGRESSIONE DI CARRIERA DI TUTTO IL PERSONALE REGIONALE, SULLA BASE DELL’ANZIANITÀ DI SERVIZIO, DEI TITOLI DI STUDIO, DELLA COMPETENZA ACQUISITA SUL POSTO DI LAVORO SUFFRAGATA DA SERI PERCORSI DI RIQUALIFICAZIONE.


Solo così si attua la vera meritocrazia, considerato che coloro che hanno fatto sfolgoranti carriere, superando magari concorsi predisposti “ad hoc”, dimostrano evidenti incapacità nel ricoprire il loro incarico (come è accaduto per questo ed altri concorsi) in Regione Lazio.

2 settembre 2011