Regione Lazio. "CASTA SINDACALE" E "CASTA POLITICA" SEMPRE PIU' UNITE NEL DIVIDERE I LAVORATORI
In allegato il testo dell'accordo e di questo comunicato impaginato
L’ Amministrazione e le solite OO.SS.(CGIL, CISL, UIL) hanno deciso che la retribuzione di posizione professionale della categoria D deve diminuire drasticamente o al più rimanere inalterata per alcune fasce di lavoratori (nuovi assunti, dipendenti con la posizione professionale di € 6.713,98 e beneficiari dei futuri scorrimenti in D).
A tal fine hanno sottoscritto in data 13/09/2007 un accordo che, tra l’altro, al punto 3 prevede che“A decorrere dalla data di stipula del presente accordo non si da più luogo ad attribuzione di posizione professionale di importo pari a € 6.713,98….Coloro che sono titolari di tali posizioni potranno optare…per il regime della produttività collettiva…o conservare quella in godimento sino ad esaurimento”.
E’ un accordo che raggiunge anche l’ulteriore obiettivo di dividere i lavoratori (sempre più i dipendenti dovranno piegarsi all’arroganza del “potente” di turno: per gli straordinari, per un avanzamento retributivo, per poter effettuare dei corsi professionali veramente utili, per vedersi riconosciuti anche i più elementari diritti) rendendo così un ennesimo servizio alla cattiva politica di questa Giunta.
E’ il pessimo prologo al contratto integrativo che viene continuamente elaborato, come una sorta di tela di Penelope, nelle stanze di qualche “apprendista stregone” e accuratamente tenuto lontano dai lavoratori.
E’ l’ennesimo colpo alla contrattazione collettiva, all’imparzialità della pubblica amministrazione (e quindi alla legalità), alla dignità del lavoro pubblico e ai diritti di tutti i cittadini, in particolare di quelli più deboli.
Ribadiamo anche in questa occasione la nostra sfiducia nei confronti del Presidente della Delegazione Trattante di parte pubblica gia chiaramente espressa nel comunicato del 31/05/07 (NESSUNO ESCLUSO ?) a seguito dell’accordo sulle progressioni verticali.
Se non ci fosse stata questa totale incomunicabilità avremmo potuto confrontarci nello specifico su una proposta molto semplice: a tutti i neoassunti assegnare inderogabilmente per i prossimi cinque anni la posizione minima di € 6.713,98, ai dipendenti già con la minima attribuire quella immediatamente superiore di € 7.746,83. Ricordando sempre che ad oggi le posizioni professionali e organizzative sono state attribuite per lo più discrezionalmente con metodo clientelare. Avremmo solo per inciso (non essendo questo l’argomento all’ordine del giorno) rinnovato la richiesta di aumentare, a far data dal 1 gennaio 2004, di € 41,51 mensili (chiediamo la luna?!) la produttività collettiva per il personale delle categorie A, B e C per tenere immutata la proporzione, stabilita nel CCDI del 2000, con il salario accessorio della categoria D. Avremmo sottolineato che con il predetto accordo (punto 2) questi ultimi ricevono un ulteriore nocumento poiché viene intaccato il fondo relativo allo straordinario.
Chiediamo a tutti i lavoratori di partecipare in prima persona senza tentennamenti all’attività sindacale e sociale per fermare il degrado morale e di civiltà in cui ci hanno ridotti.
Continueremo la mobilitazione con la forza che ci viene data dall’impegno fattivo di tutti coloro che in ogni modo scelgono di contrastare le “CASTE” e lottano per l’affermazione dei diritti di tutti i lavoratori e la costruzione di un nuovo sistema di democrazia dal basso.