Regione Lazio. LETTERA APERTA AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA

In allegato la Lettera aperta

Roma -

Egregi candidati,


il nostro Sindacato RdB, di base e indipendente, conduce ormai da molti anni una dura battaglia democratica a favore del miglioramento della qualità del lavoro e la difesa dei diritti di tutti i lavoratori regionali, anche attraverso gli strumenti della denuncia mediatica e giudiziale, contro i frequenti abusi di potere e le illegalità perpetrate dall’Amministrazione regionale, a danno dei propri dipendenti e con l’avallo delle altre associazioni sindacali.

Seppure tale battaglia ha ottenuto qualche risultato a favore dei lavoratori, come ad esempio l’adeguamento del valore dei buoni pasto, offrendo anche all’Amministrazione l’opportunità di migliorare  la qualità dei criteri di gestione delle politiche del personale, siamo ancora costretti purtroppo a misurarci con la “mala pianta” dei favoritismi clientelari a vantaggio esclusivo di alcuni gruppi di potere affaristici e a discapito degli interessi generali, con conseguente sperpero di danaro pubblico e con l’ulteriore conseguenza, più o meno voluta, di dividere i lavoratori mettendoli in contrasto tra loro.

Riteniamo di aver sempre mantenuto un atteggiamento leale e costruttivo nei confronti di tutte le Giunte e dei Presidenti succedutisi, indipendentemente dal loro colore politico, ma abbiamo dovuto registrare purtroppo nei confronti della nostra O.S., da parte dei politici e degli amministratori di turno, la quasi totale mancanza dello stesso atteggiamento leale e costruttivo.

La nostra azione sindacale di base, democratica ed indipendente, ha ottenuto un riconoscimento concreto da parte dei lavoratori, con una notevole crescita del consenso che ha portato la nostra O.S. al secondo posto per numero di iscritti in questa Regione. Questo, però, non è bastato e non basterà a ripristinare la democrazia sindacale ed il rispetto dei diritti dei lavoratori in questa Regione se la politica non si riprenderà le sue responsabilità nei confronti di una gestione corretta ed equa della cosa pubblica, abbandonando i metodi tracotanti di occupazione sistematica del potere, lontani dai bisogni del cittadino.

Chiediamo al prossimo Presidente della nostra Regione un rinnovato impegno di democrazia e trasparenza, nella speranza che vengano superati definitivamente i metodi di favoritismo/clientelismo/nepotismo che hanno inquinato fino ad oggi la gestione pubblica di questa Regione.

Elenchiamo di seguito le principali questioni che abbiamo sollevato e sulle quali chiediamo al futuro presidente della Regione Lazio un chiaro pronunciamento programmatico:


PEREQUAZIONE.

Con il pretesto di dare attuazione ad una precedente legge emanata dal Presidente Badaloni è stato fatto un regolamento con il quale sono stati promossi dal presidente Storace e confermati dal Presidente Marrazzo oltre 700 funzionari al ruolo di dirigente nonostante molti fossero sprovvisti di laurea e in diversi casi addirittura di diploma, oltre ad altri 400 dal ruolo esecutorio a quello di funzionari.
Abbiamo contestato il provvedimento sia in quanto tale per la evidente irregolarità, come successivamente stabilito dal TAR e dal Consiglio di Stato, sia nelle modalità di attuazione con le quali si è dato corso alle promozioni anche con artifici interpretativi fino ad arrivare a veri e propri finti errori materiali di conteggio (es. 7+5=22: promosso!).
Ad oggi , nonostante le sentenze del TAR e del CdS, non si è dato corso ad alcuna retrocessione così che i promossi continuano a svolgere illegittimamente le loro funzioni e ad essere gratificati con indennità di cui non avrebbero alcun diritto, a scapito di altri colleghi che si trovano così, penalizzati.
Senza contare il danno erariale nei confronti dell’Ente Previdenziale che si ritrova a dover pagare pensioni molto più alte del dovuto.

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema? Se si, che cosa?

 

CONCORSO PER 100 POSTI DA DIRIGENTE.
Concorso per 100 posti da dirigente, fatto nel 2001, poi esteso con procedura molto opinabile (legge di proroga di una legge di proroga) a 162 posti. Oltre alla procedura opinabile sembra che più di qualche vincitore non avesse i titoli per partecipare al concorso. La Giustizia Amministrativa ancora deve decidere sui molti ricorsi.

Domanda: pensate di fare qualcosa per rendere giustizia agli esclusi ingiustamente? Se si, che cosa?

 

ART. 24 DELLA L.R. 29/03.

L’art. 24 della l.r. 29/03 recita: “La Regione, qualora, per l'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, abbia la necessità e l'urgenza di reclutare un numero limitato di figure dirigenziali, caratterizzate da alta e specifica professionalità, non reperibili all'interno, può utilizzare le graduatorie degli idonei di pubblici concorsi espletati da altre pubbliche amministrazioni per il reclutamento delle medesime figure, fermi restando i requisiti generali previsti dalla legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale). Tale reclutamento va effettuato secondo l'ordine delle suddette graduatorie e può avvenire anche al di fuori della dotazione organica, nel limite complessivo di cinque unità, salva la successiva modifica alla dotazione stessa ai sensi dell'articolo 13 della citata l.r. 6/2002”.
Molti degli attuali Dirigenti lo sono diventati in forza di un articolo di legge (art. 24 della l.r. 29/03) concepito proprio con lo scopo di fregare i poveri cristi. Per chi non lo sapesse ricordiamo la procedura. Si fa indire ad una Comunità Montana in via di estinzione, diretta da un commissario molto vicino ad un alto dirigente regionale, un concorso per dirigenti (che se ne farà mai?). Si nominano i vincitori e gli idonei i quali vengono successivamente assunti dalla Regione in applicazione di quell’articolo. La stessa cosa si sta facendo fare attraverso il comune di Palombara Sabina che ha per sindaco un funzionario regionale.
Tra l’altro s’invoca una “necessità e urgenza” senza tener conto che da 10 anni non si fanno concorsi per Dirigenti, nonché “alta e specifica professionalità” che non risulta mai documentata (si dovrebbe pensare a qualcosa come “un esperto in analisi comparata della gestione dei bilanci“. MAI!!! Solo semplici laureati!!!).

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema?  Se si, che cosa?

 

PASSARE PER L’ENTE PARCHI.
Altri dirigenti, più sfortunati, sono dovuti passare per concorsi “riservati agli interni” dall’Ente Parchi. Come hanno fatto a passare all’Ente Parchi poco prima che venisse bandito il concorso? Perché riservato solo a loro? Senza contare che la firma del Dirigente Regionale che autorizza il passaggio è la stessa di quella del Dirigente dell’Ente Parchi!!!

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema? Se si, che cosa?

 

BANDI PER IL RECLUTAMENTO DI PARTICOLARI PROFESSIONALITÀ NON REPERIBILI ALL’INTERNO DELL’AMMINISTRAZIONE.

In barba a tutti i principi di giustizia, trasparenza, economicità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e in barba alla D.grl 860 del 21/11/2008, si indicono bandi per il reclutamento di Dirigenti con particolari professionalità non reperibili all’interno dell’Amministrazione!
Anche in questo caso le “particolari professionalità” sono semplici e banali lauree.
Si potrebbe eccepire, inoltre, che quelle professionalità sono largamente presenti all’interno dell’Amministrazione, ma con livello di funzionari per cui, applicando le norme vigenti, si potrebbero dare incarichi temporanei a tali funzionari con una spesa largamente minore.

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema? Se si, che cosa?

 

PREMIO DI PRODUTTIVITÀ DIRIGENTI.

Nessuno disconosce la necessità di premiare i dirigenti che portano a compimento i programmi loro affidati, ma l’entità dei premi unica e massima in tutti i casi NON È CREDIBILE e toglie risorse agli altri lavoratori.
Se poi pensiamo, poi, al cosiddetto “buco della sanità” non esistono responsabilità dirigenziali???
A guardare i premi elargiti ai Dirigenti sembrerebbe di no!!!

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema?  Se si, che cosa?

 

CONCORSO PER 25 DIRIGENTI AL CONSIGLIO REGIONALE.

Questo è la concretizzazione di quanto si è detto in premessa!!!
Nonostante ripetute ordinanze di sospensione del TAR e del CdS si prosegue imperterriti!!!
Un illegittimo articolo regolamentare impedisce la partecipazione, come interni, al personale della Giunta; eppure la Giunta regionale ha deliberato la modifica di tale articolo da oltre 6 mesi, ma non ha mai provveduto alla sua pubblicazione per impedire ai funzionari della Giunta di partecipare alla riserva per gli interni.
Ogni ulteriore argomentazione è pleonastica.

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema?  Se si, che cosa?

 

VERTICALIZZAZIONI.

Sono state operate progressioni verticali con procedure poco trasparenti sulle quali abbiamo polemizzato a lungo e fatto atti di denuncia rimasti lettera morta, senza esito, ma il risultato, grazie al nostro costante controllo, è stato meno scandaloso di altre volte, nonostante qualche evidente sbavatura che tutti possono vedere scorrendo i nomi dei vincitori.
Coloro che sono stati esclusi ingiustamente stanno aspettando dalla Giustizia Amministrativa un briciolo di ragione, ma la soluzione potrebbe essere quella di procedere immediatamente ad una nuova verticalizzazione o elaborare strumenti giuridici che consentano di sanare le ingiustizie perpetrate.

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema? Se si, che cosa? Se si, che cosa?

 

ART.1, COMMA 52, DELLA LEGGE REGIONALE 11 AGOSTO 2009 N. 22.

I soggetti che previa una selezione di evidenza pubblica hanno ricoperto, per almeno cinque anni consecutivi, incarichi dirigenziali nelle strutture della Regione e attualmente prestano servizio presso le stesse sono, a domanda, immessi nel ruolo della dirigenza della Regione.
Che dire? Anche in questo caso è d’obbligo ripetere l’avverbio NONOSTANTE!!!
Nonostante il Governo si sia rivolto alla Corte Costituzionale affinché sia dichiarato incostituzionale, si è provveduto ad inquadrare nel ruolo della dirigenza 2 persone, senza che queste abbiano mai sostenuto la benché minima prova concorsuale.

Domanda: pensate di fare qualcosa su questo tema? Se si, che cosa?

 

CON QUESTA LETTERA APERTA INVITIAMO PERTANTO I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LAZIO A PREDISPORRE NEL LORO PROGRAMMA POLITICO UN ATTO DI RINUNCIA ALL’EREDITA’ NEGATIVA DEI PRECEDENTI GOVERNI REGIONALI PER DARE UNA RISPOSTA POSITIVA AI LEGITTIMI BISOGNI DI OGNI LAVORATORE DI CUI IL NOSTRO SINDACATO SI FA PORTAVOCE.