Regione Lazio. MALA TEMPORA CURRUNT...
MALA TEMPORA CURRUNT (stiamo vivendo brutti tempi)
PEIORAQUE SECUNTUR! (e ne seguiranno peggiori!) …
SE I LAVORATORI PERMETTERANNO ANCORA
CHE VENGANO PRESE DECISIONI “SULLE LORO TESTE”!
CHI STA VERAMENTE
DALLA PARTE DEI LAVORATORI?
Clamorosa affermazione della RSU e dei lavoratori regionali che hanno smascherato e messo in minoranza le segreterie regionali CGIL, CISL e UIL.
La RSU della Regione Lazio, ha votato a maggioranza contro l’inaccettabile ipotesi di accordo al ribasso sul salario accessorio per i dipendenti del comparto e le attribuzioni scriteriate delle A.P. e P.O. sottoscritto invece da CGIL, CISL e UIL.
La RSU della nostra Regione si è ripresa così la dignità e la funzione che gli è propria di organo rappresentante diretto della volontà dei lavoratori, affrancandosi dai condizionamenti e dai giochi di potere delle rispettive segreterie sindacali. Infatti, al termine dell’assemblea fiume del 26 marzo 2014, la RSU, con 39 delegati presenti su 45 effettivi, chiudendo i lavori poco prima delle ore 15, ha respinto, con 22 voti favorevoli e 17 contrari, l’inaccettabile proposta di accordo che i sindacati confederali avevano sottoscritto in tutta fretta nella riunione di delegazione trattante dello scorso 21 marzo 2014.
La Giunta Zingaretti fidandosi delle OO.SS. confederali che hanno tradito il mandato dei lavoratori sottoscrivendo l’ipotesi di accordo che penalizza tutti i dipendenti a favore degli sperperi che la nostra regione continua a perpetrare a vantaggio dei soliti gruppi di potere, ha addirittura calendarizzato, all’ordine del giorno della seduta di venerdì 28 marzo 2014, la ratifica del vergognoso accordo. Sospettiamo che qualche squallido personaggio “bi-neuronico” abbia potuto indurre in errore l’Amministrazione, sostenendo la tesi immaginifica che la RSU fosse una proiezione delle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL, anziché essere la libera espressione dei lavoratori della Regione Lazio. Anche per questo motivo plaudiamo entusiasti alla scelta fatta dai 22 delegati RSU che, con coraggio, hanno deciso di anteporre gli interessi dei lavoratori ai tentativi di indebite pressioni messe in atto da chi, nelle segrete stanze, molto probabilmente già aveva deciso quali incarichi affidare e a chi affidarli! C’è stato un solo intervento favorevole all’approvazione dell’accordo. Si tratta della dichiarazione di voto del delegato CGIL Nando Cappelli.
La mozione approvata a maggioranza dalla RSU il 26 marzo 2014 prevede: “il rinvio del voto sull’accordo al fine di ricercare - entro i termini previsti per la conclusione della concertazione - le soluzioni per almeno alcune delle criticità più evidenti che l’accordo presenta”. Noi abbiamo votato la suddetta mozione, anche se formulata diversamente dalla mozione che noi abbiamo presentato (che alleghiamo al presente comunicato) sottoscritta da 13 rappresentanti RSU, il cui contenuto è più puntuale e stringente.
Avuta notizia per le vie brevi di quanto deciso dai delegati RSU l’Amministrazione ha ufficialmente comunicato a tutte le OO.SS. e alla RSU l’intenzione di “procedere all’adozione dei necessari adempimenti finalizzati a garantire la regolare continuità dello svolgimento dei compiti istituzionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 40, comma 3-ter, del d.lgs. n. 165/2011, come introdotto dall’art. 54 del d.lgs. n. 150/2009”, prima della conclusione delle procedure di concertazione, richiamandosi illegittimamente a norme concernenti la contrattazione collettiva decentrata e non a quelle concernenti le procedure di concertazione.
Infatti la normativa in materia prevede che: “la procedura di concertazione deve concludersi entro 30 giorni dalla sua attivazione (che nel nostro caso è avvenuta il 17 marzo 2014), con la redazione di un apposito verbale da cui risultino le posizioni delle parti e le materie oggetto del confronto (art.6 CCNL 22/01/2004). L’Amministrazione, attuando l’ipotesi di accordo prima della conclusione delle procedure di concertazione e in assenza dell’apposito verbale da cui risultano le posizioni delle parti e le materie oggetto del confronto, rende illegittima l’intera procedura e dimostra di essere impreparata a gestire la materia dal punto di vista del diritto sindacale esponendosi alle previste censure per condotta antisindacale.
Il nostro sindacato USB e l’azione coerente e coraggiosa della maggioranza dei rappresentanti della RSU regionale hanno smascherato i giochi di potere che l’Amministrazione e Sindacati confederali continuano a perpetrare a danno dei dipendenti regionali.
Per decidere le azioni sindacali da intraprendere nel merito e in preparazione all’assemblea di tutto il personale che sarà indetta per il 7 aprile in sala Liri, invitiamo tutti i lavoratori regionali
all’ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI
lunedì 31 marzo, dalle ore 11.00
presso la sede sindacale in pal. C - III piano scala destra
USB
IL SINDACATO DELLE PERSONE LIBERE
CHE SERVE A TUTTI I LAVORATORI
Scarica qui la mozione approvata in RSU -> http://bit.ly/1g79GNJ