Regione Lazio. RIUSCITO SCIOPERO REGIONALE EX-TRASFERITI

Roma -

Oggi sono in sciopero gli ex-regionali trasferiti verso gli Enti Locali.

L’odissea di questi lavoratori (circa 400) comincia nel 2001 quando, con un accordo sindacale firmato da un solo rappresentante della RSU, viene decisa la loro sorte.
A partire da allora è iniziata una battaglia – sia sul terreno legale che su quello sindacale – per ottenere il riconoscimento del trattamento economico e normativo praticato ai dipendenti regionali.


In questi anni i lavoratori e le lavoratrici hanno perso soldi, opportunità di carriera, trattamenti pensionistici migliori e in taluni casi rischiano una vera e propria privatizzazione in nome di un decentramento amministrativo che è stato definito inarrestabile.


Alcuni consiglieri regionali hanno ben compreso le difficoltà create a centinaia di famiglie e hanno presentato una proposta di legge che ristabilisce – almeno in parte – un trattamento più equo sotto il profilo giuridico ed economico.


Lo sciopero di oggi vuole testimoniare – con la presenza viva dei lavoratori e delle lavoratrici – la necessità di questo intervento legislativo, sollecitando una corsia veloce per un provvedimento che restituisce un po’ di giustizia e tanta dignità agli ex trasferiti.
Oggi interi uffici dell’Agricoltura, della Formazione Professionale, del Genio Civile, saranno chiusi per aderire allo sciopero proclamato dalla RdB.


Per ora, da parte della Regione Lazio, rileviamo solo la striminzita nota di un burocrate regionale che ha inteso evidenziare come la Regione non abbia alcun titolo a intervenire in questo processo poiché il personale appartiene oramai ad altri enti.


Con lo sciopero di oggi RdB e i lavoratori e le lavoratrici intendono manifestare anche il proprio fermo dissenso rispetto a questa vera e propria ottusità amministrativa, all’incipiente privatizzazione del settore pubblico, alla perdita di diritti, soldi e opportunità di valorizzazione professionale.

 


Riuscito pienamente lo sciopero
del personale ex-regionale trasferito

Questa mattina davanti alla sede del Consiglio Regionale del Lazio si è svolta una manifestazione in occasione dello sciopero del personale ex-regionale trasferito verso gli enti locali.


Sciopero proclamato per sostenere l’approvazione della proposta di legge che permetterebbe ai lavoratori di essere reinseriti nei ruoli regionali.


Alla manifestazione, che ha visto un’alta partecipazione - circa 200 lavoratori su 400 - si aggiunge un dato ancora più significativo di lavoratori in sciopero con punte superiori all’80% e alcuni centri di formazione completamente chiusi.


Nel corso della manifestazione una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Regionale Pineschi e dai Consiglieri Mariani, Di Resta e Luciani.


Nel corso degli incontri i tre Consiglieri hanno assicurato che oggi stesso chiederanno – in base al Regolamento del Consiglio – il tempestivo inserimento nell’OdG del Consiglio.
Il Presidente ha dato tutta la sua disponibilità a calendarizzare la proposta di legge.


I lavoratori hanno rappresentato a tutti gli interlocutori politici (compresi il Consigliere Canali della Lista Marrazzo e il Cons. Cicchetti Capogruppo di Alleanza Nazionale che si sono intrattenuti con i lavoratori) che dopo oltre 5 anni di attese si aspettano ora dei segni tangibili nel tortuoso iter di approvazione della proposta di legge regionale.


Resta immutato quindi lo stato di agitazione almeno fino al prossimo 30 Marzo quando la protesta del personale ex-regionale incrocerà lo sciopero generale del Pubblico Impiego indetto dalla RdB-CUB.


Con lo sciopero di oggi RdB e i lavoratori e le lavoratrici intendono manifestare anche il proprio fermo contrasto rispetto al progressivo e devastante smantellamento del settore pubblico, oltre che alla perdita di diritti, soldi e opportunità di valorizzazione professionale per i lavoratori coinvolti.