Regione Lazio, RSU: il lupo perde il pelo, ma non il vizio!
In allegato la lettera di denuncia
Questa mattina alcuni delegati della RdB hanno chiesto l'intervento dei Carabinieri e della Polizia di Stato a seguito delle irregolarità denunciate nel corso della giornata di ieri e di cui trovate allegata copia, e che si sono ripetute ancora oggi.
Durante il nostro intervento è stata accertata la presenza di un candidato all'interno del seggio e la presenza del solo presidente, senza alcuno scrutatore.
Anzichè impedire l'apertura del seggio (per mancanza degli scrutatori) il presidente ha lasciato che si votasse ugualmente e non ha neanche provveduto a far allontanare il candidato di altra organizzazione sindacale (che naturalmente ha avuto buon gioco a influenzare il voto).
Ancora una volta assistiamo alla connivenza di un'amministrazione regionale indistinguibile da quella che l'ha preceduta.
L'incredibile silenzio dei suoi autorevoli rappresentanti pesano come macigni nella battaglia che stiamo facendo per conquistare spazi di democrazia, spazi di partecipazione con il solo strumento che è costato sudore e lacrime: il voto.
Un voto che vi chiediamo di esprimere per manifestare apertamente il totale dissenso dei lavoratori e delle lavoratrici, riguardo la vergognosa e clientelare gestione del personale.
Un voto per dire che la concertazione non garantisce più nessuno e che occorre rispolverare la conflittualità che RdB da sempre pratica.