Riforma delle Province: UN'ESTATE…BOLLENTE!
In allegato il comunicato
La Federazione provinciale USB, ha partecipato all’incontro presso il Centro Multimediale della Regione, tra il neo Assessore Antonio Bartolini e la Dirigente Dott.ssa Annalisa Doria, che hanno inteso incontrare le RSU e le OO.SS., prima a Perugia e poi a Terni.
Brevemente riportiamo le questioni salienti che a nostro avviso sono emerse dall’incontro:
-l’Assessore agisce in perfetta continuità ed anche evidentemente in stretta sinergia con il percorso precedentemente avviato dall’Assessore Fabio Paparelli;
-la Regione conferma l’indisponibilità a farsi carico di tutto il personale attualmente dedicato ai servizi legati alle deleghe regionali, che saranno riallocate in Regione;
-le capacità assunzionali degli attori coinvolti non sono state ancora confermate, se non sul versante delle agenzie ed aziende che fanno riferimento alla Regione (n. 43 posti AUR, ADISU,ARPA..ecc più 4 al consiglio regionale). Mancano all’appello i comuni del territorio, alle prese con le forti difficoltà nel redigere i bilanci ed anche le sedi periferiche dello Stato (Cancellerie…);
-la Regione si trova nella necessità di effettuare una “mini-finanziaria” di assestamento al mese di settembre, per rimpinguare il capitolo di bilancio da cui attingere per la gestione della prima fase del processo di riordino, per un importo complessivo di 6 milioni e mezzo di Euro. Questo a riprova che corrisponde al vero quanto da noi sempre affermato, anche in audizione alla commissione regionale sulla L.R.10 e cioè che la relazione finanziaria che l’accompagna è priva della copertura economica necessaria per accompagnare il processo;
-restano da risolvere le questioni che attengono alla viabilità regionale, alla Polizia Locale, dopo che il Governo sostanzialmente ne ha sancito “lo scioglimento” con tutta la problematica che travolge questo importante servizio al territorio ed il collocamento del personale, ed anche la partita dei Cpi e Formazione professionale.
Il 13 p.v., data nella quale si terrà il tavolo della Governance, l’Assessore si è impegnato a rendere noto alle OO.SS. l’atto adottato in Giunta “avente carattere giuridico e che tratta del trasferimento del personale” del quale abbiamo avuto notizia dalla stampa.
Sulla gestione del percorso la grande e, a nostro avviso, non positiva novità è che la delega della Formazione Professionale è stata sostanzialmente “stralciata” dalla prima fase del percorso di ricollocazione delle materie delegate e del relativo personale che, a detta dell’Assessore, dovrà concludersi al massimo entro il mese di ottobre.
La Regione conferma la scelta di garantire la gestione congiunta di questo servizio alle politiche attive del lavoro e rimanda quindi alla definizione della partita più ampia dei Cpi, legata al Job Act.
E’ chiaro che su questo pesa fortemente il tema dell’insufficienza delle risorse e della politica di “scarico” che il Governo sta duramente praticando a danno delle Regioni.
Ci preoccupa il nuovo scenario che interessa questo importante servizio, anche se la Regione si è ovviamente impegnata a garantire, anche se in un secondo tempo, l’adeguato finanziamento per la ricollocazione delle funzioni e del personale.
Crediamo infatti, che anche la legge finanziaria di quest’anno verrà adottata in perfetta continuità con quelle precedenti e, quindi, lo scenario a carico del sistema delle AA.LL. non potrà a nostro avviso che peggiorare, con l’aggiunta di ulteriori elementi di difficoltà e precarietà.
E’ evidente che il processo di riordino dettato dalla L.R. 10/2015, subirà ora una forte accelerazione, anche per recuperare il gap determinato dalla stasi per le elezioni regionali.
L’Assessore ha poi fornito i numeri, che sono apparsi anche sulla stampa, rendendo evidente che anche da Terni, sono partiti dati e tabelle, che sono stati sottratti dalla visione e partecipazione delle OO.SS. e della RSU.
Non a caso nell’ultima RSU le nostre componenti, hanno lanciato la proposta di rompere le trattative con l’Amministrazione provinciale di Terni, per tutelare la dignità di questo organismo ed anche per introdurre un elemento di provocazione che, una volta per tutte, potesse contribuire a “rompere” questo muro che vede l’esclusione delle rappresentanze dei lavoratori dai percorsi che li riguardano.
In sostanza quindi, la Regione conferma l’intenzione di “fare la propria parte” e di impegnarsi in risposte parziali e non sufficienti, nel silenzio tombale delle OO.SS. regionali le quali hanno accolto senza fare una piega, anche la questione che investe la Formazione Professionale.
Alla domanda fatta da una componente la RSU su cosa intendesse l’Assessore quando affermava che “i sindacati debbono aiutare la Regione in questo processo” la risposta è stata in perfetto stile renziano: “non devono opporsi o frapporre ostacoli”.
Siamo certi che qualcuno gli darà ascolto, come sempre.
Non certo l’USB. Noi continueremo a dire e fare tutto ciò che riterremo utile e necessario per salvaguardare gli interessi dei lavoratori, con una presenza attenta alla gestione di tutte le fasi di questo complesso percorso che da subito (2013) abbiamo denunciato come fallimentare e contro il quale ci siamo opposti con numerose mobilitazioni e scioperi, sia di carattere nazionale che territoriale.
Chiederemo che al prossimo “Tavolo della Governance”, siano finalmente forniti dati e numeri certi ed inconfutabili, perlomeno sul versante della Regione e dei suoi Enti ed Aziende strumentali, anche per mettere la RSU e le OO.SS. nella condizione di partecipare ad un processo che coinvolge tanti lavoratori in carne ed ossa, per i quali si mette in discussione il proprio futuro occupazionale e professionale.
Seguiteremo, instancabili, ad esercitare un ruolo che ci spetta di diritto e che è necessario adempiere anche nel rispetto del mandato che ci è stato fornito dai lavoratori con l’ottimo risultato raggiunto per il rinnovo delle RSU.