Roma Capitale.Polizia Locale: diffida ad Amministrazione.

Roma -

 

 

 

 

COMUNICATO USB Polizia Locale:

 

Abbiamo inviato stamani la diffida

all’Amministrazione ad adempiere alle direttive ministeriali

 

 

Al Direttore Generale

Al Capo di Gabinetto

Al Segretario Generale

Al Comandante della Polizia Locale

 

 

e p.c. Alla Sindaca di Roma

On. Virginia Raggi

All’Assessore al Personale

Dott. Antonio De Santis

 

 

 

Oggetto: Diffida ad adempiere a quanto disposto dalla Direttiva n. 2/2020 del Ministero per la Pubblica Amministrazione recante “indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.

 

 

La scrivente OS USB Pubblico Impiego,

 

visto l’art. 19, comma 3, del DL n. 9 del 2 marzo 2020, “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19

visto il DPCM dell’11 marzo 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del decreto- legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”; 

vista la Direttiva n. 2/2020 del 13 marzo 2020, “Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” del Ministero per la Pubblica Amministrazione;

 

verificato che tali norme, nel loro complesso, definiscono:

• il ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, eliminando ogni soglia massima precedentemente prevista riguardo i contingenti di personale che ne possano fruire e ampliando il ventaglio di attività che possono essere svolte a mezzo di tale modalità lavorativa;

• la necessità, assunta quale prioritaria rispetto ad ogni altro aspetto, di limitare la compresenza del personale negli uffici ai soli casi in cui tale presenza fisica sia indispensabile per lo svolgimento delle attività indifferibili esplicitamente determinate con riferimento sia all’utenza interna sia all’utenza esterna; 

• l’accesso al lavoro agile all’intera platea del personale, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro, nonché la possibilità di ricorrere al lavoro agile anche nel caso in cui il dipendente si renda disponibile ad utilizzare propri dispositivi;

 

rilevata la necessità, di ottemperare alle misure contenute nel DPCM 8 marzo e seguenti in merito alle limitazioni degli spostamenti finalizzate alla tutela della salute pubblica e l’obbligo, in capo ad ogni Direttore o Comandante, di mettere in atto tutte le misure atte a tutelare la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro;

atteso che l’applicazione della Direttiva in oggetto non sia una facoltà discrezionale bensì un dovere della Pubblica Amministrazione di cui codesta Dirigenza è parte;

 

verificato, altresì, che la nota a firma del Direttore del Dip.to O.R.U. e del Direttore Generale (prot. n. 24392 del 13 marzo) demanda ai Direttori di Dipartimento e nella fattispecie al Comandante del Corpo le attività indifferibili evidenziate nella nota del Dipartimento Risorse Umane del 12 Marzo 2020 prot. n. 23988, nella quale, tenuto conto della particolarità delle funzioni svolte dalla Polizia Locale di Roma Capitale, vengono indicati al punto 12 i servizi essenziali quali:

attività di gestione dell’emergenza,

controllo territorio e pronto intervento,

attività richieste dalle autorità giudiziarie e interventi in caso di TSO,

attività di rilevazione relativa all’infortunistica stradale,

attività della centrale operativa,

vigilanza della casa comunale,

 

preso atto, infine, che la nota prot. n. 62626 del 13 marzo a firma del Comandante Generale del Corpo evidenzia la possibilità per i servizi essenziali dell’articolazione oraria delle 36 ore in tre turni da 12 ore;

 

diffida la dirigenza ad adempiere tempestivamente alle indicazioni contenute nella Direttiva in oggetto e nelle successive note citate, emettendo una nota finalizzata all’acquisizione dell’adesione al lavoro da remoto per tutto il personale non impegnato nei suddetti servizi, limitando la presenza del personale non essenziale negli uffici delle Unità Operative e favorendo il più possibile le attività di lavoro da remoto, essendo competenza di altre strutture dell’Amministrazione l’attivazione del supporto tecnico-informatico in vista dell’attivazione delle singole postazioni remote;

 

diffida, inoltre, la dirigenza di ogni Unità territoriale alla fornitura immediata a ciascun operatore dei D.P.I. in mancanza dei quali il personale non deve assolutamente svolgere le attività comandate.

 

Resta inteso che, in caso di mancato, parziale, negativo od intempestivo riscontro, la scrivente O.S. si riserva chiedere all’autorità giudiziaria competente di valutare se nella fattispecie descritta siano ravvisabili gli estremi del reato previsto e punito dall’art. 328 del codice penale ovvero altra più grave ipotesi di reato.

 

 

Roma 16 marzo 2020

f.to Gianandrea de Angelis Stefano

Massimo Reggio