Roma Capitale.Unilaterale, passato o realtà?
Unilaterale, passato o realtà?
Progressioni Verticali: L’atteggiamento della parte Politica e di quella Amministrativa dimostrato nell’ultimo tavolo di confronto è stato chiaramente, sensibilmente ed oggettivamente propenso all’ascolto di un un’unica sigla che, con i soliti atteggiamenti arroganti, ha imposto le proprie indicazioni e volontà.
Si è potuto assistere alla sottomissione della politica capitolina che ha risposto è soddisfatto tutto quanto le veniva indicato da chi di sindacato tutto fa meno che tutelare i lavoratori e le lavoratrici di Roma Capitale.
Più volte l’Amministrazione ha dichiarato in quella sede che l‘esempio di Roma sarebbe divenuto monito per tutti gli altri Comuni: BELL’ ESEMPIO!
Dirigenti e Politici che, seppur contrastati dalla maggioranza del tavolo, hanno dimostrato di essere sordi nei riguardi di chi le lavoratrici e i lavoratori li difende e tutela veramente.
Meccanismi oscuri sono stati accolti ed accettati senza batter ciglio!
La vicinanza alla Piazza che in passato ha caratterizzato la politica italiana con il suo balcone simbolo delle imposizioni sembrerebbe aver influenzato quel povero Marco Aurelio in sella ad un cavallo ormai zoppo.
È inaccettabile quanto proposto dall’Amministrazione:
⁃ Inadeguata valorizzazione dell’esperienza maturata
⁃ Mancata volontà di aumentare il numero delle progressioni ricorrendo a risorse aggiunte
⁃ Titoli di studio inferiori alla laurea non adeguatamente valorizzati (in particolare non è stata precisata la valenza dei diplomi triennali e quadriennali per il settore educativo e scolastico).
⁃ 300 posti riservati alla nuova figura del Coordinatore Pedagogico inseriti nelle già scarse progressioni del settore 0/6.
⁃ L’introduzione di un non precisato colloquio a cui si attribuisce un valore esagerato (22 punti).
Detto ciò, c’è una riflessione a cui non possiamo sottrarci, perché un sindacatone ha tanto interesse nel condividere una proposta tanto umiliante per i dipendenti di Roma Capitale? E non da meno, perché spingere tanto affinché la figura del Coordinatore Pedagogico venga istituita in un batter secondo senza neanche avere pronto il Coordinamento Territoriale, rete fondamentale ai fini di un intervento adeguato?
Il Comune di Roma è disposto a farsi prima la sella e poi il cavallo?
Con quale coraggio rappresentanti sindacali, sempre del sindacatone, cercano di rabbonire nelle chat di whatsApp le loro iscritte del settore 0/6 dichiarando: “il passaggio è un’opportunità per il settore”.
Probabilmente tale affermazione è riferita a tutti/e coloro che, convinti/e di passare al concorso di F.S.E.S hanno ricevuto in cambio una bella delusione ed ora pretendono che il loro “titolino” di laurea assuma un senso in considerazione della spesa affrontata, seppur agevolata.
Come USB siamo pronti a scrivere e mettere in busta chiusa sigillata i nominativi di coloro che ricopriranno il ruolo di Coordinatore Pedagogico ed aprirla quando usciranno le graduatorie in merito.
È GIUNTO IL MOMENTO DI ALZARE LA GUARDIA, PRONTI E PRONTE ALLA LOTTA!
AVANTI A TESTA ALTA SEMPRE!
USB ROMA CAPITALE