Roma. Dipartimento ottavo, commercio e artigianato nonché affissioni e pubblicità: La fossa delle Marianne

In allegato il comunicato

Roma -

Da tempo, nei nostri comunicati, abbiamo denunciato la situazione di grave intimidazione alla quale vengono esposti i nostri iscritti e dirigenti sindacali – vedi volantino sul formaggio – e ormai la situazione degenera ogni giorno di più.


Gli ispettori annonari vengono tacciati di “passeggiare” (a detta di un esponente degli ispettori direttivi) e, a tal proposito, uno di questi ultimi sembra abbia interpellato le forze dell’ordine per verificare il presunto assenteismo degli ispettori.


Si considera che fanno “troppo” servizio esterno (ricordiamo che questa è nelle prerogative della qualifica e della funzione) e, in alcuni casi, sono costretti ad incominciare il servizio a via dei cerchi per poi effettuare i controlli in periferia (es. mun. 8, 12, 13), spendendo molto del tempo di lavoro nei trasferimenti per poi ritornarvi a fine giornata per dimostrare di aver effettuato il lavoro.


Tutti sanno che Roma non è una città come tutte le altre.


Ci sono anche le sedi decentrate che sono un valido supporto al lavoro sul territorio e andare al centro per muoversi in periferia per ritornare la centro poi è uno dei modi per mortificare la dignità dei lavoratori.


Il direttore Menichini e l’assessore Rizzo dal loro insediamento non hanno dato alcun obiettivo di controllo, nessuna strategia, al servizio ispettivo annonario, anzi!


La prima cosa che hanno messo in discussione è stata la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria. Hanno istituito pure una commissione che, a tutt’oggi, non ha licenziato alcun documento. Quanto sarà costata??? A quanto equivale il gettone di presenza per ogni seduta? A chi è stato corrisposto? Finora sembra che una delle cose più rilevanti sia stato l’acquisto di 50 sedie ergonomiche….per poi trasferire tutto il S.I.A.  all’ex manifattura tabacchi al terzo piano dove tra il guano dei piccioni, i topi e i residui di nicotina (lì si lavorava il tabacco), gli ispettori dovrebbero finalmente trovare una collocazione fissa degna della loro professionalità.  Dove gli impianti vecchi ed obsoleti di aerazione e di laboratori chimici sono ancora in posizione coperti e scoperti in alcuni punti da contro soffittatura “da romanella” e guano impastato con piume di piccioni sia sulle tubature per non parlare dei pavimenti.  Forse costava troppo caro lo smaltimento? Forse non c’era la discarica adatta? Tanto ci dovevano andare gli Ispettori Annonari che a detta della dirigenza “non sono né carne né pesce”? E allora chi metterci in quel piano – forse gli unici animali a poter convivere in quell’ambiente sono gli Ispettori?


Nello stesso tempo,

a causa di questa situazione che peggiora ogni giorno di più, gli ispettori hanno cominciato a chiedere il trasferimento verso altri gruppi. Non cresce solo il malcontento tra i lavoratori, ma anche la consapevolezza che dopo aver vinto un concorso pubblico – circa 14 anni fa – l’amministrazione ed in particolare questa direzione e questo assessorato li stiano trascinando sempre più in basso.


Questo perché forse “qualcuno” vuole fare il gruppo di ispettori diligenti e qualificati da far confluire dentro alla P.M. e mandare tutti gli altri ispettori e direttivi alla gogna mediatica e giudiziaria?


Se proprio il servizio ispettivo deve finire


Che sia detto apertamente, anzi, che sia scritto, se si ritiene che non sia necessario al fine di tutelare i cittadini consumatori che l’amministrazione si pronunci formalmente. Che tutti sappiano che tale personale non serve, che hanno vinto i poteri forti!  Che sia data opportunità di scelta agli ispettori per chiedere i trasferimenti; che vi sia un percorso di qualificazione e  che siano riconosciuti, anche sotto forma di passaggio verticale, gli anni trascorsi a svolgere un lavoro faticoso e senza mezzi e obiettivi. Non è giusto e non può essere che si continui a lavorare in questo clima di caccia alle streghe, o di “trattative informali”, per favorire qualche sindacalista e direttivo graditi al direttore.


Siano ripristinate le corrette relazioni sindacali ed un clima più confacente al lavoro di tutti. Che le riunioni siano concordate e convocate rispettando quanto previsto dal contratto.


Infine ricordiamo che in sofferenza non ci sono solo gli ispettori, ma anche molti amministrativi. Questo è dovuto probabilmente al fatto che mentre i dirigenti e le p.o. raggiungono sempre i loro obiettivi, le risorse umane loro assegnate non sono considerate altrettanto efficienti: questo a detta dei giornali. Ma come è possibile? C’è sicuramente qualcosa che non funziona e non può essere solo una lacuna che viene dal basso.


In fondo le categorie B e C sono esecutive…


Non è che per caso si cerca un capro espiatorio per il mancato funzionamento del servizio (leggi riordino delle affissioni)?


Ma la cittadinanza deve sapere che gli ispettori annonari costituiscono un importante elemento di tutela nei confronti dei consumatori proprio per evitare i comportamenti disonesti – quando non anche vere e proprie frodi – di cui rischiano di essere vittime inconsapevoli.

Basterebbe che l’assessore Rizzo e il dirigente Menichini cominciassero a svolgere il ruolo che gli spetta valorizzando il nostro prezioso lavoro e non cercando di distruggerlo