Roma. DIRIGENTE RETRIBUITO DAL CAMPIDOGLIO MENTRE FA DOTTORATO DI RICERCA

USB, decisione inopportuna soprattutto quando si chiedono sacrifici a dipendenti e cittadini

Roma -

L’Amministrazione capitolina colloca in aspettativa retribuita un suo dirigente in quanto ammesso ad un dottorato di ricerca: lo ha stabilito una determinazione dirigenziale del Dipartimento Risorse Umane di Roma Capitale dello scorso 6 marzo, n. GB/396/2014.

 

“E’ sorprendente l’atteggiamento dell’amministrazione capitolina, che nonostante la grave situazione finanziaria e l’attenzione dedicata alla produttività del personale si permette comunque di privarsi di un dirigente, retribuito maggiormente anche in virtù della posizione di area, per farlo partecipare ad un dottorato di ricerca”, osserva Roberto Betti, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego.

 

“L’USB reputa tale comportamento quantomeno inopportuno – evidenzia Betti - tanto più in un momento in cui si chiedono ulteriori sacrifici ai dipendenti e ai cittadini.  Se ne ricorressero le condizioni, non esiteremmo a intraprendere specifiche azioni legali. Anche alla luce del fatto che, proprio  nella stessa giornata del 6 marzo, la Giunta Capitolina avviava la procedura per la revisione del contratto decentrato, che produrrà disagi, disservizi e riduzioni stipendiali”.

 

Prosegue il rappresentante USB: “Riteniamo che il provvedimento adottato dall’Amministrazione debba essere annullato e il dirigente richiamato in servizio. Ma al di là della responsabilità amministrativa pesa anche una responsabilità politica che, in prima battuta, va ascritta al Sindaco - conclude Roberto Betti – il quale in campagna elettorale sosteneva proprio la valorizzazione delle risorse interne anziché l’utilizzo di ‘esperti di razze equine’. Ma il dirigente in questione proviene proprio dall’UNIRE, l’Unione Nazionale Incremento Razze Equine”.