Roma. FAVORI IN CORSO!
In allegato il volantino e l'accordo
C’è voluta tutta la faccia tosta dell’”Invincibile Armada” della concertazione per mandare giù il boccone amaro di un nuovo piano assunzionale peggiorativo rispetto a quello previsto sin dal 2009.
Allora erano previsti oltre 700 posti di lavoro a tempo pieno e indeterminato, mentre oggi si abbatte la scure sulle assunzioni del settore scolastico-educativo, sui 200 giardinieri licenziati da Multiservizi e si garantisce una possibilità di assunzione a 500 tra istruttori amministrativi (300), geometri (95) e assistenti sociali (13), ma solo con un contratto di lavoro part - time al 50%.
Questo capolavoro è il risultato combinato della strategia politica a perdere di Alemanno e di quelle organizzazioni sindacali ormai obbligate a dire sì a tutto, dopo gli accordi raggiunti sull’assunzione di 25 dirigenti (delibera di Giunta 194/2011) e sulla progressione verticale di 245 Vigili Urbani (delibera di Giunta 197/2011); al contrario, tutte le altre categorie si dovranno accontentare di un po’ di fumo negli occhi in virtù di un criptico passaggio, contenuto nell’accordo, che sembra aprire alle ulteriori progressioni verticali per gli idonei in graduatoria, ma che in realtà le blocca.
E’ possibile, e l’abbiamo chiesto al tavolo negoziale, che si vada a ipotizzare una deroga, per quanto riguarda lo scorrimento della graduatoria delle assistenti sociali, anche oltre i limiti di legge e non si possa intervenire – sempre in deroga – anche per superare i limiti assunzionali imposti da un legislatore impazzito che impone norme in base a cui per ogni 10 dipendenti che vanno in pensione se ne assumono solo 2? Chi chi farà il lavoro degli altri 8?
Oltretutto governo locale e governo nazionale fanno parte della stessa coalizione.
USB, pur apprezzando il riconoscimento delle idoneità conseguite nei concorsi per geometri e assistenti sociali prima esclusi dal programma di assunzioni, ritiene che la chiusura invece espressa nei confronti di educatrici e maestre rappresenti un vero e proprio atto di ostilità verso il personale di questo settore e la prosecuzione dello smantellamento del servizio pubblico iniziato da Veltroni e proseguito da Alemanno.
Questo accordo si lega inevitabilmente allo scenario legato alla crisi di rappresentanza della politica e del sindacato della concertazione, come dimostrato dalle recenti elezioni amministrative e dal risultato referendario.
Per questo – nonostante lo specchietto per le allodole rappresentato dalle elezioni RSU di Marzo 2012 – confindustria, governo, cisl, uil e una cgil rientrata nei ranghi, si apprestano a varare nuove regole sulla rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro dove i “padroni”, pubblici o privati che siano, potranno scegliersi la controparte più connivente.
Per questo, il sempre più probabile ritorno alle urne – per il Parlamento e per Roma Capitale – impone la scelta di offrire mezzo lavoro a quasi tutti per dare l’altra metà eventuale, dopo le elezioni (un sindaco di Napoli nel dopoguerra lo faceva con le scarpe: una prima e una dopo il voto).
USB continuerà a dare battaglia assieme alle forze sociali e cittadine che si riconoscono nel movimento di lotta “Roma Bene Comune” e invita tutti e tutte a partecipare ai prossimi appuntamenti:
Assemblea pubblica - Giovedì 16 Giugno alle ore 17,00 in piazza del Campidoglio
Convegno di presentazione della proposta di legge popolare sulla rappresentanza - Venerdì 17 giugno, alle ore 9.30, presso la Sala Biblioteca del CNEL