ROMA - FONDI EUROPEI PER I SERVIZI ALL'INFANZIA.

LE PROPOSTE DELLE LAVORATRICI ORGANIZZATE CON USB

Volantino e comunicato stampa allegati

Roma -

Non è trascorso un anno dall’accordo sottoscritto dal Sindaco Marino con il Presidente della Regione Zingaretti che prevedeva una partecipazione piena di Roma Capitale ai Fondi Strutturali, assicurando a quest’ultima un ruolo specifico nell’utilizzo di queste ingenti risorse e stabilendo l’esigenza della partecipazione diretta dei cittadini al soddisfacimento dei bisogni pubblici.USB nell’ambito del tavolo regionale di partenariato socio-economico previsto nella programmazione dei fondi strutturali, ha più volte denunciato l’inaccettabile assenza di riferimenti a Roma Capitale e, al tempo stesso, ha presentato proposte concrete di utilizzo dei fondi europei per la valorizzazione dei servizi scolastici ed educativi finalizzando tali proposte a un investimento in termini di qualità del servizio. Le stesse proposte inviate anche alle parti politiche e istituzionali di Roma Capitale, affinché le risorse europee possano migliorare l’offerta per ridurre le liste di attesa e consentire la stabilità del rapporto di lavoro del personale ad oggi fortemente precarizzato.Sinora, nonostante la nostra formale richiesta di accesso al partenariato, l’Amministrazione guidata da Marino non ha inteso stabilire alcuna relazione, preferendo la strada  del silenzio.USB, rappresentando le aspirazioni di molte lavoratrici e di molti cittadini i cui figli sono rimasti esclusi dall’accesso ai servizi per l’infanzia, ritiene inaccettabile questo comportamento elusivo quando invece l’attenzione a tali servizi potrebbe essere uno strumento attraverso cui sostenere e incrementare l’occupazione femminile, inserendosi nella più ampia strategia di Europa 2020, del Position Paper e degli accordi di Partenariato proposti.Il cuore delle proposte investe naturalmente sia il piano occupazionale che l’incremento del servizio proponendosi di utilizzare i fondi europei per:- finanziare progetti che recuperino alla gestione diretta i Nidi di Roma Capitale dati in concessione e quelli rimasti chiusi per mancanza di fondi, assumendo con contratti pluriennali il personale precario in attesa di assunzione, in quanto già inserito nella graduatoria ad esaurimento riducendo la gestione di soggetti privati;- attivare percorsi formativi rivolti al personale precario delle graduatorie municipali dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia comunali che, alla stregua dei TFA e PSA statali, consentano l’inserimento in graduatorie permanenti, da cui poter attingere per gli incarichi di lunga durata e per le future assunzioni. L’azione proposta ha l’obiettivo di riqualificare questo personale che è in stragrande maggioranza femminile e ormai non più giovane, garantendo, anche in linea con le direttive Europee, un percorso di stabilizzazione del personale con più di tre anni di servizio.

Ulteriori risorse europee potranno essere impiegate a livello strutturale per:

- censire tutti i Nidi e le Scuole dell’Infanzia di Roma Capitale attualmente chiusi o inagibili realizzando un piano di investimenti per la ristrutturazione, il recupero e la riapertura;

- completare la messa in funzione e l’installazione di pannelli fotovoltaici nei Nidi nelle Scuole dell’infanzia, sfruttando le opportunità fornite dalla collaborazione tra pubblico e privato, favorendo lo sviluppo delle aziende che investono nel settore delle energie rinnovabili;

- ridurre il consumo e quindi la presenza di plastica tra i rifiuti delle mense scolastiche, attraverso la messa a norma o la fornitura di lavastoviglie industriali.

Queste le nostre proposte concrete e fattibili, condivise e sostenute dalle lavoratrici del settore e dalla cittadinanza.

Si può fare!