Roma. FUORI I SECONDI

In allegato il volantino e la convocazione dell'assemblea Largo Doria

Roma -

La tragicomica messa in scena delle progressioni verticali ha ulteriormente dimostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la considerazione che Roma Capitale nutre nei confronti dei dipendenti appartenenti alla Famiglia Economico-Amministrativa. Eppure questi sono la parte più consistente del personale capitolino, addirittura più del doppio di altre categorie che pure sono riuscite ad ottenere un diverso percorso di progressione in carriera, una diversa distribuzione delle indennità sul salario accessorio, piani assunzionali rispettati alla lettera compresi gli scorrimenti ad esaurimento delle graduatorie concorsuali e quant’altro. E non perché, come alcuni pensano, il ruolo svolto dagli Amministrativi non sia così strategico da mettere in ginocchio la città in caso di agitazione. Le verità sono altre.



Prendiamo ad esempio i Vigili Urbani. Oltre il 60% di loro sono iscritti ad una Organizzazione Sindacale e – aspetto non meno importante – esprimono una forte solidarietà di corpo, proprietà ormai sconosciuta alla grande e divisa popolazione degli Amministrativi, piuttosto disinteressati alle vicende contrattuali anche quando queste li riguardano direttamente. Tutto ciò ha comportato, con il tempo, che la delegazione trattante fosse composta quasi esclusivamente da sindacalisti che provengono dal settore della Vigilanza. Nella stessa R.S.U. la presenza di delegati Vigili è molto alta. Insomma, un po’ la zappa sui piedi ce la siamo data da soli, affidando a sindacalisti di altre categorie le nostre aspettative.



Forse l’esperienza vissuta in occasione delle progressioni verticali potrà servire a scuotere le coscienze assopite per le troppe sciocchezze raccontate da un sindacalismo complice di chiunque guidi la città. È ora di reagire, di infilare i guantoni, chiamare fuori i secondi e iniziare il match. Risvegliare l’attenzione sui troppi privilegi destinati a pochi (altro che meritocrazia!) e sul disagio crescente tra molti. Ripartire dal riconoscimento del nostro ruolo all’interno dell’Amministrazione attraverso poche ed indiscutibili rivendicazioni:

·    adeguamento del valore del buono pasto


·    allargamento dell’indennità di sportello dei servizi anagrafici a tutto il personale che opera nei Municipi


·    un nuovo piano assunzionale che preveda anche lo scorrimento, nel tempo, delle graduatorie concorsuali interne

 



Poche cose che interessano tutto il personale Amministrativo, Sociale e Tecnico di Roma Capitale, da chiedere con fermezza per riconquistare quella dignità ormai calpestata da anni, insieme a un qualche recupero salariale che le Finanziarie Tremontiane e la contrattazione decentrata ci hanno scippato.



Il Coordinamento USB Pubblico Impiego di Roma Capitale ha assunto l’impegno a farsi portavoce di queste rivendicazioni, e invita il personale alla massima partecipazione alle prossime assemblee nei vari luoghi di lavoro.

 

 

USB il sindacato che serve

 

 

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La prima assemblea sindacale sarà per il personale operante presso la sede di Largo Loria
Lunedì 9 Maggio 2011
presso la sala sita al piano terra di Largo Loria 3
dalle 12,00 alle 14,00