Roma. GUAZZABUGLIO MUNICIPALE

In allegato il comunicato

Roma -

Se fossero sbarcati i marziani in Campidoglio sarebbe spiegabile che -non conoscendo ciò che succede quotidianamente nei municipi- non si rendano conto dell’assurdità dei loro atti riguardo la revisione degli assetti organizzativi.


Purtroppo la nuova amministrazione non è scesa dal cielo. Si tratta di politici a volte di lungo corso che sono stati votati da molti (anche tra i dipendenti capitolini) che erano in attesa del cambiamento. Su questo sarà bene per il futuro che si spieghino meglio perché anche in una situazione di schifo (come quella dei municipi) è possibile peggiorare.


Infatti non si è iniziato dal soccorso tanto agognato dai dipendenti che si trovano quotidianamente a mandare avanti una macchina amministrativa che non funziona, perché chi comanda e dovrebbe farla funzionare è mediamente in altre faccende affaccendato. Si è ritenuto più importante iniziare inventando un pò di posti pregiati per dirigenti (le direzioni d’area non servono a far funzionare meglio servono a pagare meglio qualcuno della casta e far incavolare molti altri).


Noi abbiamo chiesto di fermare l’emorragia di personale negli uffici, sempre di meno a far fronte a incombenze in aumento. Abbiamo chiesto di avere la tutela fisica di impiegati degli sportelli anagrafici e dei servizi sociali che subiscono a giorni alterni aggressioni e insulti. Abbiamo chiesto in alcuni casi di occuparci delle precarie che vengono chiamati e per lavorare 3 ore negli asili (servirebbe molto di più, ma si sa occorre risparmiare) devono rimanere a casa tassativamente fino alle 12 in attesa di una chiamata che può anche non arrivare. Abbiamo chiesto di agevolare il funzionamento dei procedimenti con conferenze di servizi interne che superino la separatezza degli uffici e la latitanza dei responsabili (anche loro chiamati a seguire le rogne e la produzione di carte necessarie al raggiungimento degli obiettivi dei dirigenti).

Abbiamo chiesto di ascoltare le piccole e grandi richieste che arrivano dagli uffici e dai dipendenti, che spesso sono già a conoscenza dei funzionari, ma alle quali non arrivano mai risposte. Abbiamo chiesto di non mortificare i dipendenti che hanno affrontato procedure concorsuali ottenendo idoneità e che già da tempo svolgono il proprio servizio assumendo responsabilità superiori e per i quali gli amministratori si sono prodigati in grandi impegni preelettorali (ricordate la valorizzazione del personale ?) ed ora stanno facendo scadere graduatorie che spesso non lasceranno altre possibilità a persone che oggi mandano avanti la “baracca” e che dovranno rimanere in cattività per altri 15/20 anni.

La conseguenza del giochino che il Campidoglio utilizzando le prerogative della infame Legge Brunetta (pronti a criticare dall’opposizione, ma anche ad usarla senza farsi scrupoli una volta al comando) ha messo nelle mani di Presidenti di Municipio e relativi Direttori, è che incuranti della realtà circostante si sono fatti prendere la mano con “l’ingegneria organizzativa” ed hanno partorito una variegata quanto fantasiosa messe di modelli organizzativi; per i quali ogni municipio ha trovato la propria spiegazione, ma senza alcuna coerenza negli argomenti spesi e delle conseguenze a cascata sugli assetti degli uffici, delle posizioni organizzative ancora vigenti per almeno sei mesi, dei dipendenti che dovrebbero spostarsi a destra e a manca o in alternativa cambiare servizio.

Niente di male se si trattasse di una scelta di arricchimento professionale e rottura di situazioni incancrenite, ma non di questo si tratta. Il tutto nel silenzio complice dei sindacati collaborazionisti.

USB ha contestato la legittimità della Delibera sulla Macrostruttura diffidando l’Amministrazione al rispetto delle regole contrattuali; ed altrettanto faremo riguardo agli atti che a tappe forzate, in maniera frettolosa e prepotente si stanno producendo nei Municipi.
USB è per l’abrogazione della Legge Brunetta, di Direzioni d’Area, Posizioni Organizzative, Valutazioni Individuali, Dirigenti Esterni, i Superstipendi.
USB è per un’autentica valorizzazione dei dipendenti con la reinternalizzazione dei servizi, la riconversione –a tempo indeterminato- dei rapporti di lavoro precario, il riconoscimento delle professionalità di quanti sono risultati idonei nella concorsualità interna.