Roma. LA MUSICA È FINITA…GLI AMICI SE NE VANNO

In allegato il volantino e la lettera di avvio procedure di conciliazione

Roma -

Sono trascorsi 18 mesi dalla sottoscrizione del contratto decentrato del Comune di Roma . Un contratto che definimmo fantasma per i tanti rinvii e per l’incertezza che provocava a tanti settori lavorativi (su tutti quello scolastico educativo) investendoli di una progressiva privatizzazione e precarizzazione. Questo, unito alla drastica riduzione di personale, procura una "scientifica" distruzione del servizio pubblico.

I soliti cgil-cisl-uil (quelli del governo amico!) uniti ai sindacati di mestiere sono pervasi da una sindrome "della trattativa" per cui continuano a sottoscrivere accordi che – a breve andare – si rivelano monchi e in certi casi sono addirittura dannosi per i lavoratori.

Del resto, grazie ai supporters sindacali, il sindaco e l’amministrazione comunale continuano ad attuare una politica di propaganda basata sull’effetto annuncio - come nel caso della "storica" stabilizzazione dei precari, o come le inaugurazioni di nuove strutture (leggi nidi e scuole dell’infanzia) - ma che non risolvono alcun problema pratico dei lavoratori o della cittadinanza.

E’ invece assolutamente carente la gestione vera della cosa pubblica.

Così anche i fieri scudieri confederali hanno appreso la lezione dal maestro e annunciano mobilitazioni (o scioperi) che non faranno. E’ quanto sta accadendo nel settore scolastico-educativo falcidiato da quegli accordi – patacca che cgil-cisl-uil hanno sottoscritto in passato.

RdB-CUB sta invece ultimando la raccolta di firme su due delibere di iniziativa popolare per consentire: la stabilizzazione di tutti i precari, la valorizzazione del personale interno e per iniziare una reinternalizzazione dei servizi.

 

Oltre a questo è necessario mettere in atto una forte e concreta iniziativa affinché si paghino:

- le indennità da 1550 a 2750 Euro per le categorie D senza posizione organizzativa;

- le indennità di 300 e 500 Euro previste per le categorie B e C;

- l’indennità di 1 Euro l’ora per tutti quelli che operano a contatto con il pubblico, senza alcuna discriminazione tra posti di lavoro;

- l’indennità di 4 Euro per il servizio esterno;

- i buoni pasto al personale scolastico ed educativo.

Occorre poi restituire subito ai dipendenti l’avanzo del fondo per il salario accessorio 2006:

- realizzando una nuova progressione orizzontale per tutti;

- adeguando l’indennità manutenzione vestiario per tutte le categorie.

 

Dopo 5 anni bisogna rimettere mano al valore del buono pasto - ormai decimato dall’introduzione dell’Euro e dall’aumento del costo della vita – e inserirlo direttamente in busta paga senza pagare commissioni ai gestori.

E’ necessario infine valorizzare la professionalità del personale riconoscendo la loro idoneità nei concorsi interni già realizzati. Riconoscimento che potrebbe avvenire attuando la contestuale riduzione dei consulenti esterni. Al tempo stesso si dovranno prevedere nuove progressioni verticali per coloro che non possono più fruire di quelle orizzontali.

Crediamo che Veltroni e la sua Orchestra non possano proseguire sulla strada della delegittimazione di RdB (che ha ormai conquistato anche i tavoli di trattativa nazionale), né possano sottrarsi ad un confronto, nel merito, con la nostra Organizzazione Sindacale. Per questo proclamiamo sin d’ora lo stato di agitazione del personale avviando le previste procedure di conciliazione e chiedendo l’immediata applicazione del contratto decentrato e la stabilizzazione del primo gruppo di 500 precarie del settore scolastico – educativo a partire dal 1° Maggio 2007 e degli ulteriori precari utilizzati nei servizi amministrativi.