Roma. LEGGE SUI NIDI POLLAIO VERSO L'ABROGAZIONE

Soddisfatti dell’impegno assunto da Vice Presidente Smeriglio

Roma -

Con una nota inviata oggi all’USB, il Vice Presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, annuncia la decisione della Giunta regionale di abrogare il comma 19 dell’art.1 della legge  Regionale 12 del 2011, meglio nota come legge dei “Nidi Pollaio”, che aumentava il rapporto educatrice /bambino e diminuiva i metri quadri a disposizione dei bambini nei nidi del Lazio.

 

“Siamo particolarmente soddisfatti della nota inviata da Smeriglio - commenta Caterina Fida, responsabile USB per il settore Nidi e Scuole d’infanzia - anche perché arriva dopo anni di lotte in cui lavoratrici e i genitori sono stati uniti nella determinazione ad ostacolare un provvedimento che avrebbe davvero reso i nostri asili simili a pollai”.

 

“Come USB ci abbiamo creduto  - prosegue Fida - e abbiamo sostenuto queste lotte convinti che la necessità di avere più servizi ed abbattere le liste d’attesa non può essere risolta sovraffollando le strutture già esistenti, o mortificando i bisogni dei bambini, ma che invece è necessario investire nell’apertura dei nidi pubblici chiusi, nella costruzione di nuovi, od anche ottimizzando l’uso di spazi già esistenti nelle scuole di altri ordini; o ancora, prevederne la costruzione nelle ex caserme e altri edifici in disuso presenti sul territorio”.

 

Sottolinea la sindacalista: “Abbiamo fiducia che gli impegni presi e formalizzati da Smeriglio, che ringraziamo, saranno precisati sul piano giuridico definitivo e sarà nostra premura accompagnare i lavori dell’Aula”.

 

“Inoltre – rende noto Fida - trasmetteremo la nota inviataci dal Vice Presidente anche all’amministrazione capitolina, orientata oggi all’applicazione della legge 12/11 nei nidi in convenzione. Intanto la nostra battaglia a difesa dei nidi continua e passa attraverso una richiesta forte ed immediata di potenziamento dei servizi pubblici e della costruzione di percorsi di stabilizzazione del personale scolastico educativo”, conclude  la dirigente USB.