ROMA - LORO MAFIA CAPITALE ... NOI CAPITALE DI ROMA

Manifestazione - Venerdì 2 ottobre 2015 con partenza alle ore 17 dal Colosseo

Roma -

Sono anni che si realizzano campagne mediatiche contro chi eroga servizi pubblici: siano impiegati comunali o operatori di aziende municipalizzate, tutti vengono accusati a vario titolo di fannullonismo. La continua delegittimazione del personale pubblico ha finito per convincere l’opinione pubblica della necessità di privatizzare il maggior numero di servizi pubblici.

E’ il caso dei trasporti, della raccolta dei rifiuti, della pulizia delle strade e delle aree verdi, come del controllo del traffico e della viabilità, o dell’erogazione dei servizi educativi e scolastici per bambini fino a 6 anni.

La Giunta Marino, al pari dei suoi predecessori, non sfugge alle politiche liberiste imposte dall’Unione Europea, che distrugge regole e tutele del mondo del lavoro, lasciando campo libero ai capitali.

Roma, i suoi dipendenti, le sue aziende e i suoi servizi, non si arrendono a quei centri politici, affaristici e mafiosi, anche quando stravolgono la realtà a loro uso e consumo: così con il Referendum sull’acqua dopo il quale Roma si prepara a privatizzare; così con la sentenza della Corte di Giustizia Europea che riconosce il diritto a un lavoro stabile a quel personale precario che supera 36 mesi di lavoro svolto e che invece si voleva cacciare; così anche con il Referendum che lo scorso Marzo ha detto no alla preintesa contrattuale e all’atto unilaterale adottato dall’amministrazione capitolina. Cittadini!

Oggi chi guida la città ci fa lavorare peggio, con maggiori sprechi, con orari più lunghi (vedi i servizi anagrafici o le scuole dell’infanzia), con maggiori carichi di lavoro e aumento di tariffe (vedi in particolare i servizi dei nidi), togliendo le maggiorazioni per il lavoro notturno o nei festivi (vedi la Polizia Locale). Tutte le indennità sono state eliminate, in favore di un sistema di valutazione e compenso per la produttività che sarebbe più lecito chiamare parzialità o favoritismo. E senza accordo sindacale.

Risultato: stipendi decimati (tra 100 e 200 € mensili) e servizi ai cittadini sempre più inefficienti.

Fatto questo si passa all’attacco della qualità dei servizi erogati. Con questo risultato per i cittadini:

- gli operatori sono privi di mezzi e risorse sufficienti, tra questi quelli che operano nel verde, completamente smembrati per favorire appalti speculativi ai privati;

i mezzi di lavoro sono spesso in condizioni fatiscenti e privi dei requisiti di affidabilità e sicurezza;

- i Vigili Urbani vengono deportati dalle periferie (lasciate in abbandono) per assicurare un servizio efficiente solo all’interno del Centro Storico, in ruoli non consoni alle proprie mansioni e con vistose carenze di organico;

- blocco della chiamata per le insegnanti ed educatrici supplenti per coprire carenze d’organico e i fuori rapporto sistematici;

- affidamento a società interne ed esterne a Roma Capitale di servizi che venivano svolti dal personale capitolino;

- riduzione anche economica rispetto a diritti dalla legge (permessi per visite mediche, day hospital, diritto allo studio, terapie per sé o per i propri familiari, etc.);

- smantellamento di uffici e sistemi lavorativi efficienti, per seguire le direttive anticorruzione, trasferendo dipendenti senza alcun potere decisionale (semplici impiegati, funzionari, istruttori e funzionari di polizia locale).

Davanti a quest’attacco senza precedenti ai diritti, ai servizi e ai salari, non c’è altra risposta che la mobilitazione a cui chiamiamo tutta la cittadinanza per finanziare i servizi pubblici anche con:

le risorse provenienti dall’Unione Europea;

i risparmi di una classe dirigente (sia a Roma che altrove) pagata profumatamente (almeno tra i 100 e i 200.000 euro l’anno, quando non di più);

con i beni mobili e immobili confiscati alla criminalità.

USB aderisce e promuove una prima iniziativa di protesta,

PER UN VERO CONTRATTO DECENTRATO;

PER IL RECUPERO DI TUTTI I SOLDI FIN QUI SOTTRATTI DALLE BUSTE PAGA ED IL MANTENIMENTO DELLA CONSISTENZA DEL FONDO COMPLESSIVO (157 MILIONI ANNUI);

PER LA STABILIZZAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE PRECARIO ;

PER LA REVISIONE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE, SONORAMENTE BOCCIATO DAI LAVORATORI NEL REFERENDUM;

PER LA RIMESSA IN DISCUSSIONE DELL’IMPIANTO ORGANIZZATIVO NEL SETTORE EDUCATIVO-SCOLASTICO E IL PIENO UTILIZZO DEL PERSONALE SUPPLENTE;

PER LA MODIFICA DEI CRITERI DI TURNAZIONE DEI SERVIZI DEMOGRAFICI E DELLA POLIZIA LOCALE;

PER IL BLOCCO DELLE ROTAZIONI A PARTIRE DAI VIGILI URBANI E L’AUMENTO DEL BUONO PASTO FERMO AI TEMPI DELLA LIRA.

Manifestazione - Venerdì 2 ottobre 2015 con partenza alle ore 17 dal Colosseo

Le mobilitazioni proseguiranno con maggior forza sia a livello locale che nazionale

Per Renzi e Marino non ci sarà nessun anno della misericordia, ma un’intera stagione di lotte!