Roma. PROGRESSIONI VERTICALI, CONCORSONE E PRECARI: TUTTI NELLA STESSA BARCA! USB proclama lo stato di agitazione

In allegato la lettera di stato di agitazione

Roma -

Tra governo nazionale e governo locale si stanno moltiplicando i guai a carico di dipendenti pubblici (o di quelli che vorrebbero diventarlo).

Oltre alle bufere invernali in arrivo da parte del neo-insediato commissario alla spending review Cottarelli - che lascia presagire altri tagli, esuberi e mobilità di personale si aggiungono le funeste notizie locali connesse al cosiddetto concorsone.

USB prosegue nella sua battaglia per ribadire che a Roma Capitale, con risorse invariate rispetto al 2012, c'è posto per assumere i 1995 concorrenti del concorso pubblico, per stabilizzare un significativo numero di precari (oltre quelli su cui c'è già stato un accordo sindacale il 12 Novembre) e anche per garantire un elevato numero di progressioni verticali: mancano all'appello 56 milioni di euro per il personale e ci sono vuoti d'organico per 8000 posti.

Basta cambiare la legge!

 

Per farlo USB ha avviato alcune iniziative.

In primis è stato proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale (in allegato).

Secondo poi, sosterremo - con la nostra presenza - l'incontro dei progressisti verticali idonei che si terrà domani venerdì 22/11/2013 presso al sala Gonzaga (comando vigili in via della Consolazione 4).

Terzo Lunedì 25/11/2013 terremo una iniziativa legata alla giornata nazionale contro la violenza sulle donne che riguarderà principalmente (ma non esclusivamente) il settore scolastico ed educativo: appuntamento alle 15 presso l'open space della formazione in via dei Cerchi, 6.

 

Infine, nel guazzabuglio dell’inchiesta sui concorsi, vogliamo dire che:

1)    Ci sono migliaia di persone che hanno investito tempo, impegno, speranze, tasse concorsuali e sono nella stragrande maggioranza persone oneste e coraggiose che non possono essere messe all’indice, ne penalizzate dopo aver affrontato grandi sacrifici;

2)    Se ci sono imbrogli e reati, un’amministrazione seria li denuncia alla magistratura e poi ne da conto alla stampa (e non il contrario, come è avvenuto);

3)    Se le procedure non funzionano, vi debbono essere necessariamente responsabilità dei dirigenti che di qui procedimenti sono responsabili e della loro correttezza sono garanti (su questo l’Amministrazione manca di chiarezza);

4)    La politica ancora una volta fornisce una pessima prova offrendo uno sconcio spettacolo di scontri tra “potenti” sulla pelle delle persone comuni (e se inconfessabili ragioni di bilancio fanno velo alle azioni della maggioranza, altrettanto indecorose sono le urla di chi fino a ieri si è distinto per un famelico clientelismo incurante di ogni regola e di qualsiasi decenza);

5)    USB sta verificando con il proprio ufficio legale le condizioni per l’eventuale intrapresa di un’azione legale di tutela dei concorrenti, e darà nei prossimi giorni indicazioni su come aderirvi, anche alla luce della ventilata "ri-correzione delle prove".

 

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Vi riportiamo anche l'Ansa del 16 novembre 2013:

Roma: maxiconcorso; Usb, vogliamo chiarezza

Roma - "Le notizie sul maxiconcorso ci hanno colto di sorpresa, e' stato un fulmine a ciel sereno! Anche perche' pochi giorni fa era stato sottoscritto un accordo per le assunzioni nel Comune di Roma, attingendo proprio dalle graduatorie di questi concorsi. Accordo da noi non sottoscritto ma che comunque c'e' stato". Lo afferma Roberto Betti, sindacalista Usb. "Ovviamente se ci sono problemi di natura legale noi siamo per l'assoluto rispetto della legalita' - continua Betti, anche componente della direzione nazionale Usb Pubblico Impiego -, se invece questa operazione serve a mascherare le rigidita' assunzionali ovviamente l'amministrazione ci trovera' contro. Chiediamo chiarezza e chiediamo assunzioni. Ci sono ottomila vuoti di organico al Comune di Roma. Oltre a questi 8.000 vuoti di organico, sottolineo che dal 2012 la spesa per il personale di Roma Capitale e' diminuita di 56 milioni di euro".