Roma. SCUOLE D'INFANZIA: LAVORATRICI CONSEGNANO A CAVALLARI PROPOSTE PER SANARE IL PRECARIATO

In assenza di risposte pronte a riprendere mobilitazione

Roma -

Grande partecipazione all'assemblea del personale di ruolo e precario delle scuole dell'infanzia del Comune di Roma, indetta ieri da USB ed USI presso la Sala della Formazione di via dei cerchi 6 con l’obiettivo di aprire un confronto pubblico tra amministrazione e lavoratrici.

A questo fine  erano stati formalmente invitati il Sindaco, l'assessore al Personale e quello ai Servizi Educativi e Scolastici, i presidenti ed i vice presidenti delle Commissioni Scuola e Personale.

Hanno raccolto l’invito l'assessore al Personale Enrico Cavallari ed il vice presidente della Commissione Scuola Paolo Masini, ai quali è stato consegnato il documento approvato all'unanimità dall'assemblea in cui si propongono delle soluzioni per sanare il problema del diffuso precariato e del giusto riconoscimento a tutte le precarie che da anni coprono i vuoti d'organico (giunti ormai a circa 800 unità), garantendo di fatto il regolare funzionamento del servizio.

Le proposte approvate sono: l'assunzione del personale in graduatoria permanente prima dell'espletamento del nuovo concorso pubblico; la possibilità per le insegnanti precarie della graduatoria di IV fascia di essere inserite in una graduatoria permanente ed una sanatoria che inserisca in una graduatoria per supplenze tutto il personale precario che viene ad oggi convocato attingendo dalle graduatorie statali o da quella del nido.

All'assessore è stata inoltre richiesta la disponibilità ad aprire un tavolo negoziale con la partecipazione di tutte le componenti interessate, compresi i genitori ed i rappresentanti politici, per trovare soluzioni nonostante le limitazioni legislative in essere. L'assemblea si è chiusa ribadendo che, in assenza di tale disponibilità, verranno riprese le iniziative di mobilitazione.

 

Queste le proposte:

Considerato che:
- Prendendo come riferimento i dati sulla dotazione organica inseriti nel piano assunzionale 2010/12 (allegato c della delibera 422/09) l’organico necessario per coprire tutti i posti di insegnante Scuola Infanzia era stato quantificato in 4015 unità, mentre l’organico effettivo era di 3302, evidenziando così una carenza di 713 unità. Inoltre, poichè nel 2010 ci sono stati più di 100 pensionamenti, i vuoti d’organico sono ulteriormente aumentati.

- Il piano assunzionale 2010/12 prevedeva l’assunzione di 87 insegnanti entro dicembre 2010, cosa che ad oggi non è ancora  avvenuta. Nel corso del 2010 sono state ultimate le 42 assunzioni previste nel piano assunzionale del 2009, mentre il 2 aprile 2012 sono state assunte altre 36 insegnanti dalla graduatoria permanente di II fascia.

- Attualmente ci sono due graduatorie permanenti (II e III fascia) in cui sono inseriti meno di 150 insegnanti (idonei a Concorso Pubblico e Corso Concorso espletati nel 2004) in attesa dell’assunzione dal 2005, che vengono impiegate ogni anno con incarico annuale per la copertura dei vuoti.
Ma non essendo in numero sufficiente, già dal 2007 viene utilizzato, con il conferimento di incarichi annuali, anche una buona parte del personale inserito nella graduatoria di IV fascia per incarico e supplenza fino a 5 mesi, istituita nel 2006 (detta anche graduatoria municipale unificata). Detto personale quindi, copre da anni i vuoti d’organico, derivanti dalle mancate assunzioni, garantendo il funzionamento del servizio.
In questo modo però si registra una carenza di personale a cui assegnare le supplenze brevi, che viene spesso colmata facendo ricorso al personale inserito nella graduatoria dei nidi o in quelle statali (di circolo e di istituto). Questo personale di fatto lavora per il comune di Roma ed è in possesso del badge, ma non ha mai avuto possibilità di inserirsi nella graduatoria comunale per supplenze fino a cinque mesi (2006), poiché essa non è mai stata aggiornata.

- Il Concorso Pubblico appena bandito per la selezione di 300 insegnanti, non ha dato adeguato riconoscimento al servizio svolto (0,40 punti per ogni anno) ed esclude tutti quei/le lavoratori/trici che non hanno come titolo di accesso il diploma prima del 2002 o la laurea, ma che lavorano nelle scuole dell’infanzia già da parecchi anni con contratti a termine. Inoltre, nonostante lo stesso decreto 78/’09 preveda, nei Concorsi Pubblici, la riserva fino al 50% dei posti messi a bando per il personale che già lavora presso la stessa amministrazione, non c’è stato nessun atto concreto da parte di questa Amministrazione per sanare, almeno in parte, questa problematica.

- L’ultimo Concorso Pubblico per il personale insegnante è stato bandito nel 2000 ed espletato nell’anno 2004 ed il bando per il reclutamento del personale per le supplenze fino a cinque mesi (2006) non prevedeva nessuna delle limitazioni d’accesso in base al titolo di studio contenute invece nel concorso pubblico appena bandito.

- Questa situazione crea parecchi disagi al personale che è stato utilizzato per anni come tappabuchi e che ora non vede nessun riconoscimento, anzi si trova addirittura tagliato fuori da qualsiasi possibilità assunzionale.
Per sanare questa situazione occorrerebbe:
-    L’assunzione di tutto il personale in graduatoria permanente prima dell’espletamento del concorso pubblico sopracitato.
-    Una sorta di sanatoria che permetta a tutte le insegnanti convocate per le supplenze, attingendo da altre graduatorie, ma in possesso di badge dei dipendenti del Comune di Roma, di essere inserite a pieno titolo nella graduatoria per le supplenze fino a 5 mesi.
-    La possibilità per tutto il personale inserito in graduatoria di IV fascia di accedere, indipendentemente dal possesso dei requisiti stabiliti dal Concorso Pubblico, ad un Corso Concorso riservato (così come è stato concesso alle educatrici della graduatoria del ’97), per l’inserimento in una graduatoria permanente da cui attingere per le supplenze annuali e, una volta espletato anche il concorso pubblico, per l’immissione in ruolo, seguendo la regola del doppio canale, già in uso nel settore scolastico educativo.