Roma. SETTORE EDUCATIVO E SCOLASTICO: LAVORATRICI E I GENITORI IN ASSEMBLEA, INVITANO IL SINDACO MARINO E L'ASSESSORE CATTOI AD UN CONFRONTO
Una folta e determinata assemblea di lavoratrici e genitori, riunitasi il 29 maggio scorso in assemblea presso la sede del Dipartimento Politiche Educative e Scolastiche, ha incontrato la dott.ssa Granieri dello staff dell’Assessora Cattoi, per esporre la propria contrarietà nei confronti delle politiche gestionali dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia di Roma Capitale e proporre soluzioni alternative.
La prima azione contestata, anche dai genitori presenti, è quella di dirottare i bambini nei nidi privati convenzionati nel mese di luglio. A tal proposito l’USB ha chiesto all’amministrazione di rettificare le disposizioni date, restituendo ai genitori la possibilità di scegliere il nido pubblico.
E’ stata inoltre espressa profonda preoccupazione per le politiche gestionali di questi importanti sevizi alla cittadinanza, nonché il rifiuto integrale della proposta di riorganizzazione del settore scolastico educativo, presentata dall’amministrazione per la revisione del contratto decentrato.
Come USB riteniamo che tale proposta sottenda delle scelte politiche che disattendono le promesse di una città a misura di bambino, pertanto abbiamo chiesto che il Sindaco e L’Assessora si rendano disponibili ad un confronto politico aperto alla cittadinanza, che tenga conto delle richieste delle lavoratrici e dell’utenza e che porti a un concreto miglioramento della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro.
La dott.sa Granieri ha promesso di farsi portavoce delle richieste dell’assemblea ed ha subito comunicato la disponibilità dell’Assessora ad incontrare una nostra delegazione. Come USB ci siamo dichiarati disponibili ad un incontro ristretto ma solo se in preparazione del confronto pubblico richiesto.
Dal canto loro le lavoratrici organizzate con USB, dichiarano di essere pronte a tutto per ottenere la stabilità lavorativa, il rispetto e la valorizzazione del personale e della qualità di questi servizi educativi pubblici, pertanto proseguiranno le iniziative di mobilitazione organizzando anche assemblee cittadine nei vari municipi.