Roma. USB invita i candidati sindaco a esprimersi contro la privatizzazione dei nidi e per l'assunzione del personale precario

Roma -

“Non è bastata l’assemblea dello scorso 13 Maggio per far assumere impegni concreti ai candidati sindaco sulle politiche dell’infanzia, per questo rinnoviamo la richiesta ad assumere impegni pubblici”.



E’ quanto dichiara Caterina Fida della USB del Comune di Roma di fronte all’indifferenza con cui viene trattato - anche in campagna elettorale - il problema della carenza e dello smantellamento degli asili nido pubblici di Roma.

 

“I numeri sono davvero drammatici: su 22.772 famiglie che hanno presentato domanda per portare il proprio bambino al nido, solo 10.283 avranno risposta: ben 12.489 bambini rimarranno in lista d’attesa (dal sito del Comune di Roma)” prosegue la rappresentante della USB.

“Di fronte a questi numeri veri quelli di Alemanno e De Palo appaiono del tutto fantasiosi, mentre sono vere la privatizzazione e la svendita di 8 nidi pubblici, oltre ai 480 euro  mensili per ogni bambino proveniente dalle liste del Comune di Roma” incalza Caterina Fida “Una liquidazione  fatta tutta sulle spalle delle lavoratrici, sui  salari bassi, sull’aumento dei carichi di lavoro e sui  bambini che dovranno adattarsi ad asili affollati e con personale scarso e stressato: eppure anche lo stesso CNEL, tenendosi a nostro giudizio su valori bassi, stabilisce che  per gestire un asilo nido sono necessari almeno 800 euro mensili  a bambino.” “Per opporsi a questo scenario,  sono state inviate migliaia di lettere al Sindaco Alemanno chiedendo il ritiro del bando; ma pensiamo che oltre ai cittadini, debbano prendere posizione netta anche i candidati sindaco, esprimendosi contro l'affidamento in concessione e per il mantenimento della gestione pubblica degli otto nidi, accompagnata da nuove assunzioni attinte dalle liste delle precarie storiche del Comune di Roma” conclude Caterina Fida della USB.