Saltano i giochi, messo in minoranza il coordinatore RSU
Comunicato RdB CUB - UNIONQUADRI/CIU - DIRER/DIRL
· FINALMENTE SI SONO ROTTI I GIOCHI DI POTERE TRA UN CERTO "SINDACALISMO DI ELITE" E L’AMMINISTRAZIONE
· COSI’ SI APRONO CONCRETE POSSIBILITA’ DI CARRIERA PER TUTTI I DIPENDENTI REGIONALI CHE DA ANNI ASPETTANO UN RICONOSCIMENTO AL LORO LAVORO QUOTIDIANO
· IL COORDINATORE DELLA RSU - CHE VOLEVA IMPORRE UN ACCORDO, CHE ESCLUDE VERGOGNOSAMENTE CHI NON HA MAI USUFRUITO DI ALCUNA PROGRESSIONE, A VANTAGGIO DEI SOLITI FAVORITI - E’ STATO SFIDUCIATO DALLA MAGGIORANZA DEI COMPONENTI DELLA RSU CHE NON GLI HANNO CONSENTITO DI AVALLARE LA "PREINTESA" SIGLATA IL 7/03/2005 CON L’AMMINISTRAZIONE
· NELLA PROSSIMA CONVOCAZIONE DEL 22 P.V. COERENZA, DIGNITA’ E DEMOCRAZIA VOGLIONO CHE IL COORDINATORE SI PRESENTI DIMISSIONARIO AD UN ORGANISMO CHE NON RAPPRESENTA PIU’
Nella riunione del direttivo RSU del 15 marzo si sono raccolti i frutti delle battaglie per il recupero di un autentico sindacato di base a servizio di tutti i lavoratori che da oltre quattro anni questa organizzazione sindacale, con il contributo dei suoi iscritti, simpatizzanti ed elettori, sta faticosamente portando avanti.
I componenti della RSU appartenenti anche ad altre organizzazioni sindacali (la maggioranza) non hanno potuto fare altro che opporsi, come abbiamo sempre fatto noi, ai metodi impositivi del coordinatore e dei suoi fedeli che, al riparo di una maggioranza "forzata e addomesticata" e di un regolamento illegittimo ed antidemocratico, fino ad oggi hanno messo la RSU di fronte al "fatto compiuto" imponendo la firma di accordi già presi con l’Amministrazione (ad esclusivo loro vantaggio e dei soliti noti).
Sono state presentate pertanto due mozioni di sfiducia dai componenti RSU della CGIL e delle RdB/CUB sulla rappresentatività del coordinatore che ha sottoscritto un’intesa con l’Amministrazione senza il necessario mandato della RSU, a cui hanno aderito anche altri componenti dissenzienti dalle loro organizzazioni sindacali. Ma tali mozioni, necessariamente pregiudiziali alla discussione nel merito dell’accordo, sono state autoritariamente dichiarate inammissibili brandendo ancora una volta quello stesso regolamento che fino ad oggi è servito da copertura ai giochi di potere con l’Amministrazione. Quest’ultima infatti lo ha utilizzato a propria difesa nel ricorso che questo sindacato ha intrapreso per condotta antisindacale per essere stato escluso arbitrariamente dal tavolo delle trattative, nonostante il consenso elettorale in Regione abbia sfiorato il 15% .
Invitiamo la componente CISL ad assumere un atteggiamento responsabile, dialogante e rispettoso di tutte le posizioni che favorisca un ampio confronto volto ad attribuire, forse per la prima volta in Regione, alla RSU, unico organismo sindacale eletto democraticamente dai lavoratori, un ruolo di primo piano, centrale, nel sistema di relazioni sindacali per la contrattazione decentrata.
Infine, ribadiamo che i componenti di questa O.S. continueranno ad avere un comportamento di grande correttezza nei confronti dell’Istituto sindacale e rapporti personali improntati alla massima serenità e serietà e denunceremo ogni ulteriore tentativo di delegittimare la RSU.
SOLO DOPO LE DIMISSIONI DEL VECCHIO COORDINATORE SARA’ POSSIBILE SUPERARE LE ATTUALI CONTRAPPOSIZIONI E CREARE LE CONDIZIONI, CHE QUESTO SINDACATO HA SEMPRE AUSPICATO, PERSEGUITO E CONTINUERA’ A PERSEGUIRE, PERCHE’ LA RSU SIA UN ORGANISMO VERAMENTE RAPPRESENTATIVO E DEMOCRATICO FONDATO SU BASI NUOVE E REGOLE NUOVE RISPETTOSE DEI DIRITTI E DELLE PREROGATIVE SINDACALI DI OGNI COMPONENTE NELL’ESCLUSIVO INTERESSE DI TUTTI I LAVORATORI.
Roma, 18 marzo 2005