SCIOPERO COMUNE DI BOLOGNA: GRANDE PARTECIPAZIONE PER  SALARIO, ASSUNZIONI E SERVIZI PUBBLICI

Bologna -

SCIOPERO COMUNE DI BOLOGNA: GRANDE PARTECIPAZIONE PER  SALARIO, ASSUNZIONI E SERVIZI PUBBLICI

Lo sciopero di oggi ha lanciato un segnale forte e determinato da parte delle lavoratrici e dei lavoratori del comune di Bologna che ogni giorno garantiscono i servizi pubblici in questa città, in condizioni che non sono più accettabili. Bassi salari, carenza di personale, riorganizzazioni che nulla hanno a che fare con il bene dei servizi pubblici sono all'ordine del giorno. Ma oggi, la grande partecipazione dei dipendenti comunali ha mandato un messaggio chiaro: l'Amministrazione deve stanziare risorse sul fondo accessorio e sulle assunzioni.
Il decreto PA, pur sapendo non essere sufficiente per l'aumento reale degli stipendi, da la possibilità di stanziare risorse dal Bilancio per il salario accessorio delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo abbiamo detto ai tavoli di trattativa e ribadito anche oggi al Sindaco Lepore, costretto a interloquire con i suoi dipendenti: 7 milioni sono la soglia minima di dignità da cui partire per migliorare le condizioni salariali e di lavoro dei dipendenti.
Il 7 novembre è previsto un ulteriore incontro alla presenza del Sindaco in cui porteremo ancora una volta le richieste e le priorità delle lavoratrici e dei lavoratori comunali, per il salario, le assunzioni ed il rafforzamento dei servizi pubblici alla cittadinanza.
Siamo fermamente convinti che serva un atto di coraggio e di responsabilità da parte di chi amministra questa città che deve capire che le vere priorità sociali e politiche partono dalle richieste di chi garantisce i servizi alla cittadinanza di Bologna.
Continueremo a tenere alta l'attenzione ed a mobilitarci insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori che oggi hanno attraversato le strade di Bologna e costretto il Sindaco ad ascoltare le giuste rivendicazioni.
Il 28 novembre scioperiamo di nuovo, contro una finanziaria di guerra che ipoteca il nostro presente ed il nostro futuro, piegando il nostro Paese all'aumento delle spese militari e per opporci ad un CCNL, firmato pochi giorni fa, che sancisce la perdita di potere d'acquisto del 10% dei dipendenti degli enti locali.

Rimettiamo al centro le nostre priorità.

USB Bologna