SEDE DEL TINTORETTO: UN ALTRO AIUTO AL PRIVATO?

Roma -

La rapidità con la quale la nuova Amministrazione ha convocato tutte le forze sindacali per attuare scelte già decise dalla precedente Giunta desta grande sconcerto.

La vita di oltre 400 dipendenti regionali e la loro organizzazione familiare viene rimessa in discussione con l'eventuale trasferimento nella sede di Via del Tintoretto.

Nulla è stato considerato: né l'impatto sociale, né l'inquinamento atmosferico prodotto dalla mobilità collettiva.

L'ubicazione della sede prospettata non è funzionale né ai dipendenti né tantomeno ai cittadini - utenti che, con la metro eccessivamente distante e senza mezzi di trasporto celeri, sarebbero costretti a servirsi dei propri mezzi contribuendo in tal modo all'aumento drammatico del traffico della zona.

Non ci hanno convinto le affermazioni dell'Assessore al Personale e dei dirigenti al seguito, fatte durante il sopralluogo nell'eventuale sede di Via del Tintoretto sul tassativo vincolo contrattuale stipulato dalla precedente Giunta e le conseguenti penali già da versare.

NON RISULTA A TUTT’OGGI CHE SIA IN ESSERE ALCUN CONTRATTO, NE’ IMPEGNO DI SPESA, NE’ TANTOMENO COPERTURA FINANZIARIA.

COME DOBBIAMO INTERPRETARE QUESTA PANTOMIMA?

Spiace constatare che componenti della nuova Giunta appaiano intenzionati e convinti a percorrere senza ulteriori verifiche ed approfondimenti la strada intrapresa dalla passata Amministrazione, continuando a non voler valutare possibili intese ed aggregazioni con le altre Istituzioni, Comune e Provincia di Roma.

Pertanto, invitiamo l'attuale Giunta Regionale ad un serio approfondimento sulle tematiche che investono la vita dei dipendenti regionali e quindi di rinunciare definitivamente alla scelta della sede di Via del Tintoretto.

BASTA CON GLI SPRECHI E LE SCELTE OPERATIVE DI CUI NON SI CONOSCE IL COSTO, E' ORMAI GIUNTO IL MOMENTO DI DIMOSTRARE CHE IL VENTO E' CAMBIATO!!!

Roma, 9 giugno 2005