SENZA IL BECCO DI UN QUATTRINO
Ai blocchi di partenza l’ennesima finanziaria ammazza enti locali, ma soprattutto ammazza dipendenti
La bozza di legge di stabilità (finanziaria) circolata in queste ore aggiunge altra criticità alle fallimentari gestioni degli enti locali in genere.
Al pari di tutti i dipendenti pubblici vedremo bloccato ogni possibile scatto economico o di carriera, bloccato il contratto nazionale, tagliato il salario accessorio anche per gli interventi censori del Mef, tagliata perfino l’indennità di vacanza contrattuale.
Ma l’accanimento contro le amministrazioni locali che ha fatto inalberare presidenti delle Regioni e Sindaci Metropolitani fino allo sproloquio, si ritorcerà ancora una volta sui lavoratori e sui cittadini che di quei servizi si avvalgono.
Questo ceto politico locale che pensava di spartire la cassa (seppure con risorse immaginarie) delle liquefatte Province, ha capito che non c’è il becco di un quattrino e ha cominciato a guaire all’indirizzo dell’ex Sindaco ed ex rottamatore.
Mentre per questi personaggi si tratta di gestire risorse per amministrare le “clientele” per noi la finanziaria 2015 è l’ulteriore conferma che il partito unico dei moderati vuole la testa del Pubblico dipendente e tra questi predilige quello dell’ente locale.
Non per particolari motivi ideologici, ma perché il welfare di prossimità gestito negli enti locali sta molto meglio in mano ad imprese amiche, che possono effettuare assunzioni dirette senza concorso (e licenziare quando vogliono grazie al venturo Jobs Act). Per la dirigenza già il DL 90 di quest’estate ha lasciato fino al 30% delle dotazioni organiche in mano a scelte politiche intuitu personae anche a soggetti privi di titoli di studio appropriati e adeguata esperienza.
Non possono più dormire sonni beati neanche coloro che ci piace ancora chiamare vigili urbani. Tutta la polizia locale è infatti completamente dimenticata dai rinnovi contrattuali e dagli avanzamenti di carriera previsti per le altre forze di polizia.
Tantomeno chi opera nei servizi sociali, scolastici ed educativi che vedranno ulteriormente decimate le risorse obbligando molte amministrazioni a chiudere servizi o a esternalizzare (troviamo solo la misera foglia di fico di un importo fino a 100 milioni per i servizi educativi).
Cambiamo registro gente, di questi governanti non ne possiamo più!
Le loro emanazioni sindacali sono impresentabili ai lavoratori e inservibili anche a loro
PARTECIPIAMO COMPATTI ALLO SCIOPERO DEL 24 OTTOBRE
ISCRIVIAMOCI IN MASSA ALLA USB
PRESENTIAMO LISTE ALLE RSU 2015 IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO