Servizi educativi Roma, l’assessora Pratelli conferma la reinternalizzazione dell’inclusione scolastica degli alunni disabili

Roma -

Mercoledì 15 dicembre si è svolto il primo incontro fra l’assessora alla Scuola di Roma Capitale, Claudia Pratelli, e una delegazione congiunta del Comitato Romano AEC e dei sindacati CUB e USB. Oggetto della riunione, cui hanno preso parte la dott.ssa Canali ed altri dirigenti del Dipartimento Politiche Educative, è stato principalmente il tema della reinternalizzazione del servizio di inclusione scolastica degli alunni disabili, rispetto alla quale l’Amministrazione precedente ha avviato un percorso che ha portato all’inserimento di 300 unità di personale nel Piano Assunzionale 2021 – 2023 e all’approvazione di due delibere da parte dell’Assemblea Capitolina.

L’assessora Pratelli ha confermato il contenuto delle sue dichiarazioni favorevoli alla reinternalizzazione di servizi pubblici essenziali, quale è anche quello garantito agli alunni disabili delle scuole romane da oltre 3.000 operatrici e operatori, attualmente dipendenti di cooperative cui da più di venti anni è stata affidata la gestione del servizio. Nelle more di quel percorso, per garantire la continuità del servizio, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul bando centralizzato promosso nel 2019 dalla precedente Amministrazione, l’assessora ha comunicato che gli uffici stanno lavorando all’ipotesi dell’accreditamento, già messa in campo da chi l’ha preceduta. Il Comitato e i sindacati hanno espresso la propria contrarietà ad una modalità che non solo presenta molti lati oscuri rispetto alla sua fattibilità, ma, nei fatti, perpetuerebbe l’affidamento del servizio ad organismi – le cosiddette cooperative sociali – che negli anni hanno ampiamente dimostrato la loro inadeguatezza e inaffidabilità, sia rispetto ai diritti dei lavoratori, sia verso l’efficienza del servizio per gli alunni, le famiglie e le scuole. A questo proposito, il Comitato Romano AEC ha consegnato all’assessora una copia del Libro Bianco elaborato prima della pandemia sulle condizioni degli operatori, con una nota di aggiornamento su quanto avvenuto dopo il marzo 2020.

Per quanto riguarda la continuità del servizio, l’USB ha proposto di prendere in considerazione le possibilità offerte dalla fondazione “Roma Solidale”, organismo a capitale interamente comunale che ha la funzione statutaria di gestire attività di solidarietà sociale e che potrebbe, quindi, concorrere ad eliminare sin da subito la necessità di continuare ad affidarsi a cosiddette cooperative che, in realtà, non sono altro che aziende private, in cui la dimensione sociale e mutualistica è pressoché inesistente, posto che fra il 70 e l’80% degli operatori non sono soci, ma semplici dipendenti e che esistono “cooperative” in cui nemmeno un operatore è socio. Inoltre, va considerato che, a seguito delle dimissioni di un numero significativo di operatori nell’ultimo anno (fra i 300 e i 400), le “cooperative” hanno fatto ricorso a nuove assunzioni, tutte rigorosamente a tempo determinato e che stiamo assistendo al rinnovato proliferare di lavoratori assunti a partita Iva anziché nel rispetto del CCNL di categoria, in sfacciata violazione del Codice degli Appalti, dei Capitolati municipali e della delibera 135/2000 del Comune di Roma. Su queste violazioni è stata chiesto all’assessora di promuovere verifiche approfondite in tutti i Municipi e in tutte le cooperative convenzionate. È stato chiesto anche di intervenire sulla situazione dell’I.C. “Aretusa”, V Municipio, che ha chiuso un intero plesso per oltre una settimana a causa di diversi casi di Covid 19, omettendo di comunicarlo formalmente alla cooperativa che gestisce il servizio OEPA in quella scuola, con il risultato che gli operatori – potenzialmente infetti e contagiosi - non sono stati posti in quarantena e sono stati mandati a lavorare in altre scuole, rischiando di propagare il contagio.

Rispetto al percorso di reinternalizzazione del servizio, anche rispetto alla necessità di potenziare l’organico comunale, non da ultimo per poter gestire i fondi del PNRR, la dott.ssa Canali ha osservato che le prime 300 assunzioni possono avvenire semplicemente dando seguito a quanto avviato precedentemente con il Piano assunzionale e le delibere del luglio scorso, a partire da quella che ha modificato il Regolamento del 2017, introducendo la possibilità di gestione diretta e con proprio personale del servizio di inclusione scolastica. In altre parole, non sussistono ostacoli “tecnici” all’attuazione di quanto ottenuto da lavoratrici e lavoratori con le lotte degli ultimi tre anni.

Come primo incontro con la nuova assessora, possiamo dire che lo riteniamo positivo, soprattutto per la conferma dell’orientamento verso la gestione pubblica dei servizi essenziali espresso dalla stessa assessora. Naturalmente, superata la pausa festiva, sarà necessario proseguire e approfondire il confronto, per arrivare a definire concretamente e rapidamente i passaggi futuri.

Confederazione Unitaria di Base – CUB

Unione Sindacale di Base – USB

Comitato Romano AEC

Roma, 15.12.2021