Servizio di Teleassistenza
Lavoratori trattati come pacchi , disinteresse totale per gli utenti, introduzione di ulteriore lavoro precario, questa la sintesi della nuova esternalizzazione di un servizio comunale
Ancora una volta l’esternalizzazione di un servizio, produce solo disastri, ancora una volta non si sa bene ( o forse lo si sa anche troppo) nell’interesse di chi si realizzano tali processi, una cosa comunque è certa non si realizzano nell’interesse dei cittadini utenti, in questo caso degli anziani. E’ inutile che gli Amministratori facciano grandi presentazioni in pompa magna di sistemi tecnologici che poi alla resa dei conti attualmente non sono in nessun modo "sicuri ed efficienti" ed anziché migliorare gli standard attuali il sistema presenta dei forti rischi, in modo particolare stiamo assistendo "ad una sperimentazione sulla pelle delle persone" questo è quanto emerge dalla voce dell’utenza. Fra l’altro trattasi di un sistema molto più complesso del precedente, soprattutto per quegli utenti che appartengono a particolari categorie (disabili, non vedenti, persone affette da parkinson o alzheimer, ecc. ecc.) che andranno a trovarsi in uno stato di grosso disagio. Sempre dalla voce dell’utenza emergono perplessità in merito all’obbligatorietà della Webcam e quindi alle possibili violazioni della privacy.
Il servizio di Teleassistenza è stato per anni e lo era ancora uno strumento efficiente ed in grado di dare risposte a centinaia di anziani del territorio fiorentino.
Il personale (dipendente del Comune) che fino ad oggi vi ha operato ha sempre svolto la propria attività con la massima professionalità ed attenzione verso la particolare utenza, improvvisamente non si sa perchè diventa "obsoleto" anzi passatecelo, come "zavorra ingombrante", della quale ci si deve liberare il prima possibile, come mai? La responsabilità dei lavoratori è quella di aver segnalato le disfunzioni e i problemi che ancora esistano nell’attivazione del tanto decantato "Firenze Telecare", e allora siccome questi lavoratori segnalano dei reali problemi, che cosa c’è di meglio se non allontanarli nel più breve tempo possibile !
Ci obietteranno i nostri Amministratori, che questi lavoratori non perdono il posto di lavoro (e ci mancherebbe altro!) e che saranno ricollocati altrove, ma chi subentrerà al loro posto? Naturalmente lavoratori precari, interinali, sottopagati, senza diritti, insomma, il nuovo che avanza.
Ed allora è sempre più chiaro cosa ci prospetta il futuro, anche il nostro,nella nuova Società della Salute, appalti al massimo ribasso, precariato, privatizzazioni e taglio dei diritti ai lavoratori.
Firenze 17 Maggio 2005