Solidarietà dei lavoratori comunali ai lavoratori delle pulizie della "GORLA ed ex-GORLA"
No alla gestione dell’appalto comunale
I lavoratori ex Gorla non sono carne da cannone da mandare al macello
L’avvio dell’appalto delle pulizie nelle scuole civiche e nei palazzi comunali si sta dimostrando ogni giorno più difficile da realizzarsi e più penoso per i lavoratori.
1. Gli spostamenti dei palazzi e degli orari sono all’ordine del giorno stravolgendo la vita di molti.
2. Il mantenimento dell’orario settimanale non è garantito a tutti coloro passati con poche ore dalla Gorla alla ATI.
3. Nessuna azienda vuole prendersi in carico gli invalidi che in parte non sono stati ancora assunti da nessuno.
4. L’ATI ha avanzato la proposta di orari plurisettimanali (periodi di 48 ore e altri di 32).
5. Rimane aperto il nodo del pagamento dei mesi estivi che ancora non è stato definito.
6. Gli orari spezzati, "per esempio dalle 6 di mattina alle 22.30" che sono stati proposti a molti lavoratori o addirittura fino a mezzanotte.
7. I lavoratori che vengono obbligati a fare la sorveglianza in un plesso e le pulizie in un altro alla mattina presto o alla sera tardi costringendoli a rinunciare a queste ore diminuendosi così l’orario di lavoro.
8. L’aumento esagerato dei metri quadri da pulire con lo stesso tempo di prima nei palazzi comunali.
Di fronte a questo stato di cose assistiamo ad un processo di demotivazione dei lavoratori e ad un continuo deterioramento del servizio con conseguenze per l’utenza.
Per questi motivi la CUB chiede l’apertura di un tavolo di trattativa con la partecipazione del Comune di Milano e delle aziende che hanno ottenuto l’appalto, per questo obiettivo è stato indetto per i lavoratori Gorla ed ex-Gorla
SCIOPERO dell’intera giornata
il 14 marzo 2005
con concentramento alle ore 14
davanti all’Assessorato all’Istruzione di Via Porpora (ang. p.le Loreto)
la manifestazione si concluderà davanti a Palazzo Marino
RdB/CUB esprime tutta la solidarietà dei lavoratori del Comune di Milano ai lavoratori in sciopero
Milano, 7 marzo 2005