Spegniamo gli ultimi fuochi!
I cittadini, i lavoratori, i disoccupati, le forze economiche e sociali, con il recente voto hanno fatto fallire tra l’altro la manovra elettorale messa in atto dalla precedente Giunta e attuata con assunzioni di lavoratori interinali cui non è stata data alcuna certezza per il futuro.
Anche per questi precari noi chiediamo che la forza politica che governera’ la Regione Lazio non si comporti come la precedente compagine politica e come il piu’ becero ed arrogante padrone.
Chiediamo con forza che la prossima Giunta, abbia la forza di eliminare ogni forma di precariato. Un primo passaggio potrà consistere nell’arricchire di necessarie tutele la legge n.30 (che i più si ostinano a chiamare "legge Biagi", forse ritenendo che l’intitolazione a quello che viene definito un "martire" ne addolcisca i contenuti).
Il nuovo assetto organizzativo che si prospetta nella Regione Lazio con la costituzione di nuovi Assessorati impone un’approfondita riflessione non solo da parte dei dipendenti regionali ma di tutti i cittadini interessati al cambiamento, per questo oggi appare superfluo mettere in atto progressioni verticali nate con intenti chiaramente elettoralistici e di cui beneficerebbero i soliti "pochi eletti".
Chiediamo che la nuova Giunta si faccia carico delle disuguaglianze e delle discriminazioni nate nella precedente legislatura, con cui si è voluto limitare il diritto di carriera di tutti i dipendenti attuando concorsi in base a norme illegittime e affidandoli alla discrezionalità di commissari "addomesticati" e dubbiamente qualificati.
Chiediamo perciò che vengano studiate ed attuate nuove norme certe e trasparenti per regolamentare le progressioni verticali che assicurino il diritto di carriera ai dipendenti regionali attraverso corsi-concorso, valutando l’anzianità complessiva, attribuendo un peso preponderante all’anzianità nella categoria e tenendo conto altresì dei titoli di studio.
Questo sindacato, alla luce dei nuovi equilibri politici che si prefigurano in Regione, ritiene che i tempi siano maturi per proporre una prima azione mirata ad annullare la "vecchia" Deliberazione di Giunta relativa alle progressioni verticali (per questo ha inviato agli Uffici competenti una nota di diffida ad attuare le procedure previste dalla suddetta Deliberazione di Giunta, vedi allegato al presente volantino) e tutte le possibili iniziative mirate a raccogliere le istanze di tutti i lavoratori per poter rappresentare all’Amministrazione proposte condivise, concrete e giuste.
Roma, 18 aprile 2005