Sportelli INPS nei Comuni: bene il servizio ai cittadini, ma servono perequazione salariale per i lavoratori e nuove assunzioni.

Roma -

Sportelli INPS nei Comuni: bene il servizio ai cittadini, ma servono perequazione salariale per i lavoratori e nuove assunzioni.

 

Nella giornata di ieri, 10 settembre 2025, è stato firmato un protocollo d’intesa tra ANCI e INPS per l’attivazione di sportelli virtuali telematici presso i Comuni italiani. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di consentire all’Istituto di erogare i propri servizi anche nei territori più distanti dalle sedi territoriali, in particolare nelle aree interne e nelle isole minori del Paese.

Si tratta di zone in cui non è presente una rete fisica INPS e dove, troppo spesso, i cittadini sono costretti a percorrere decine di chilometri per ottenere assistenza. Non possiamo che accogliere con favore un progetto che mira ad avvicinare i servizi pubblici alla cittadinanza, garantendo maggiore accessibilità e inclusione.

Tuttavia, non possiamo ignorare le potenziali ricadute organizzative e occupazionali che tale iniziativa potrebbe comportare. In molti piccoli Comuni, la dotazione organica è già gravemente insufficiente, e l’attivazione di nuovi sportelli – seppur virtuali – rischia di determinare un ulteriore aggravio di carichi di lavoro per il personale, in un contesto in cui i tagli ai fondi e la carenza di risorse stanno già mettendo a dura prova l’erogazione dei servizi essenziali.

È evidente, infatti, che qualsiasi sportello, anche se telematico, richiederà la presenza e l’impiego di uno o più dipendenti dedicati alla gestione e all’assistenza dei cittadini nell’utilizzo della piattaforma.

Alla luce di questo processo – e di altri analoghi che stanno investendo gli Enti Locali – riteniamo non più tollerabile la profonda disparità di trattamento economico riservata ai lavoratori del comparto Funzioni Locali.

USB ha avviato da tempo una campagna per la perequazione salariale, chiedendo con forza che il Governo stanzi risorse dedicate (e non a carico delle singole amministrazioni) per adeguare le retribuzioni del personale degli Enti Locali almeno al livello degli altri comparti della Pubblica Amministrazione.

Un’esigenza condivisa anche da ANCI, che ha più volte denunciato l’esistenza di un evidente gap retributivo a sfavore dei dipendenti degli enti territoriali, soprattutto se confrontato con comparti come le Funzioni Centrali.

USB continuerà a vigilare affinché ogni nuovo progetto di innovazione digitale e di estensione dei servizi non si traduca in un ulteriore scarico di responsabilità e lavoro sui lavoratori degli Enti Locali, già oggi sottoposti a forti pressioni e penalizzati sotto il profilo economico

USB P.I. Funzioni Locali