Torrita di Siena. RSU, i lavoratori si mettono in gioco
In allegato la lettera
Care Colleghe, Cari Colleghi,
Il 5-6-7 Marzo 2012 si rinnovano in tutto il Pubblico Impiego, quindi anche nel nostro Comune i delegati RSU, ovvero coloro che ci andranno a rappresentare ai tavoli di trattativa a livello di Ente.
In questi anni il ruolo dei sindacati Cgil, Cisl e Uil si è sempre più ridotto a livello nazionale e locale a un ruolo di testimonianza e di totale appiattimento alle posizioni espresse dalle varie maggioranze politiche che hanno governato e/o amministrato, perdendo del tutto quel ruolo di autonomia ed indipendenza dal datore di lavoro pubblico, e dimenticandosi nel contempo di rappresentare i bisogni reali dei lavoratori e delle lavoratrici. In questo contesto sono passate le peggiori controriforme sia per quanto riguarda il rapporto di lavoro (riforma Brunetta) sia per quanto riguarda l’aspetto retributivo (contratti bloccati fino al 2017!).
Il pubblico impiego è servito nel silenzio complice di Cisl e Uil e nel balbettio della Cgil da vero e proprio bancomat per i vari governi e amministratori.
In questo contesto, stanchi di subire tagli e demonizzazioni per colpe che non sono nostre, ma che sono invece ascrivibili ad una classe politica, che tutto ha fatto meno che gli interessi dei cittadini che dovrebbe rappresentare, ci siamo guardati intorno ed abbiamo incontrato l’USB –Unione Sindacale di Base, il sindacato indipendente che in questi anni, “unica voce fuori dal coro” si è battuta per il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici del Pubblico Impiego.
Abbiamo così deciso di metterci in gioco e di presentarci alle elezioni per le RSU con questa sigla.
Non vi facciamo grandi promesse, questo costume non ci appartiene, ma a livello di Comune di Torrita di Siena ci impegneremo su alcuni temi che riteniamo importanti per tutti i lavoratori e le lavoratrici.
· Ci impegneremo fino in fondo per ristabilire trasparenza e comunicazione fra l’Amministrazione Comunale e i dipendenti, in modo che ogni tavolo di trattativa si svolga alla luce del sole e che ogni decisione sia prima condivisa con i colleghi e le colleghe e solo successivamente sottoscritta. E perché la frase “meglio di così non si poteva fare” esca dal vocabolario del rapporto fra RSU e lavoratori.
· Sull’ipotesi dell’Unione di Comuni, oltre a richiedere di essere coinvolti come lavoratori, rivendicheremo con forza che il mantenimento della sede di lavoro sia un punto cardine di ogni accordo, perché i lavoratori non sono “barattoli” e devono avere questa certezza. Così come il contratto di lavoro individuale dovrà rimanere in testa all’Ente con cui è stato stipulato. Che si mettano a disposizione dei dipendenti i mezzi per l’eventuale prestazione lavorativa fuori sede, e che si contratti a livello decentrato un apposita indennità che vada a coprire il disagio relativo alla prestazione fuori sede.
· Adeguamento del valore dei buoni pasto anche in relazione all’aumento del costo della vita, e ricontrattazione delle modalità di erogazione.
· Revisione dell’istituto della flessibilità dell’orario
· Dotazione di materiale vestiario e di tutti i DPI necessari per chi è sottoposto a certe tipologie lavorative.
· Elezione degli RLS contemporaneamente alla elezione della RSU con metodo democratico, “una testa un voto”.
Come potete vedere non è il libro dei sogni, ma è solo la voglia e la necessità di riprenderci come lavoratori e lavoratrici un ruolo, quel ruolo al quale ormai Cgil, Cisl e Uil in nome delle compatibilità politiche, hanno rinunciato da tempo.
Per questo ci presenteremo alle elezioni RSU con la lista USBPubblico Impiego, per questo ma anche per tanto altro, chiediamo ai colleghi di alzare la testa e di darci il loro voto.