Ufficiali d'anagrafe e di stato civile: le nozze con i fichi secchi

Nazionale -

Nella generale sofferenza dei lavoratori degli Enti Locali, dovute ad un aumento generalizzato di mansioni, flessibilità e carichi di lavoro, dobbiamo registrare la situazione drammatica che vivono gli Ufficiali d’anagrafe e di stato civile che hanno visto, nel corso degli ultimi anni, aggiungere nuove competenze -anche provenienti da altri settori della pubblica amministrazione- senza vedere un adeguato supporto con nuove assunzioni, ma, anzi, semmai con la riduzione del personale causato dal blocco delle assunzioni e mancato turn-over.

 


Il maggior impegno richiesto a questi lavoratori non viene, peraltro, nemmeno riconosciuto attraverso una adeguamento salariale proporzionato ai carichi di lavoro e al livello di responsabilità. E non sarà certo il contratto prossimo venturo (già in ritardo da un anno e mezzo) che renderà giustizia a loro come a tutto il personale del comparto Autonomie locali.

 


RdB sostiene da sempre che le risposte ai problemi dei lavoratori possono arrivare solo in presenza di una forte mobilitazione e pertanto ci siamo attivati con l'invio agli organi competenti della lettera che leggete di seguito.

 

 

Facciamo arrivare a tutti i Sindaci la richiesta!

 


Scaricate la copia allegata e presentatela nel vostro Comune: esigiamo un incontro con l'Amministrazione e pretendiamo che il problema venga posto all'ordine del giorno e che vengano date risposte ai lavoratori interessati.

 


Da questo primo passo possiamo costruire una vertenza nazionale.

 

segue il testo della lettera:

Al Ministro dell’Interno Giuliano Amato
Al Presidente dell’ANCI Leonardo Domenici
Al Presidente dell’ANPCI Franca Biglio
A tutti i Sindaci dei Comuni Italiani
Al Presidente dell’ANUSCA Paride Gullin

Oggetto: Ufficiali d’anagrafe e di stato civile


    La scrivente Organizzazione Sindacale intende porre alla Vostra attenzione lo stato di enorme difficoltà che stanno attraversando i Servizi Demografici di tutta Italia.


    Dal 2000 ad oggi nell’Amministrazione Pubblica si sono sommate, alle funzioni già esercitate dai Servizi Demografici e dai Lavoratori ad esse preposti, molte altre funzioni ed attività, che hanno reso sempre più oneroso da una parte ed importante dall’altra, il ruolo degli Ufficiali d’anagrafe.


    I Lavoratori interessati a tutte queste nuove funzioni (ad esempio l’autocertificazione dei beni mobili) hanno visto aggiungersi dall’11 Aprile 2007 – con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n° 30 del 6 Febbraio 2007 – l’ulteriore adempimento che prevede il rilascio del permesso di soggiorno per tutti i cittadini comunitari.


    Tutto questo è avvenuto praticamente a costo zero per l’Amministrazione Centrale ed in concomitanza con il blocco delle assunzioni imperante negli ultimi dieci anni, portando così a scaricare direttamente sui Lavoratori il peso di questi provvedimenti, senza aver - quantomeno - precedentemente provveduto alla loro formazione e riqualificazione.


    In un periodo in cui si parla, per lo più a sproposito, di efficienza e produttività per la Pubblica Amministrazione,  è palese a tutti che i dipendenti hanno saputo, nonostante tutto, affrontare con diligenza e capacità tutte queste emergenze, e hanno già evidenziato, con il loro operato, che il vecchio Ufficiale d’anagrafe ormai non esiste più, se non nelle declaratorie dei vecchi contratti.


    A fronte di queste mutate condizioni lavorative, ed a fronte del grande impegno profuso fino ad oggi dai Lavoratori dei Servizi Demografici, che rappresentano l’immagine e l’impatto più diretto del Cittadino con la Pubblica Amministrazione Locale ed in previsione di arrivare, come si ipotizza, alla gestione dei permessi di soggiorno anche per gli extra comunitari, chiediamo anzitutto:


che venga riconsiderato il ruolo dei Lavoratori dei Servizi Demografici sia dal punto di vista economico, che di inquadramento giuridico, ritenendo insufficienti gli emolumenti previsti contrattualmente e inadeguate le norme, rispetto ai riconoscimenti più volte annunciati, ma mai messi in atto.


    Chiediamo inoltre l’attivazione di risorse economiche in grado di consentire da una parte il rafforzamento degli organici - attualmente in grave sofferenza – e dall’altra di finanziare corsi di formazione ed aggiornamento per mantenere alto il livello di efficienza e produttività fino ad oggi dimostrato.


    Auspichiamo la convocazione di un tempestivo incontro al fine di rappresentare in maniera più esauriente le esigenze operative di tale categoria.


Cordialmente,
RdB CUB - Coordinamento Nazionale di Pubblico Impiego