UN GIORNO DA LEONI!
Con la busta paga di Maggio tutti i dipendenti capitolini hanno trovato un piccolo gruzzolo che ci lascia respirare - per questo mese – di fronte all’inarrestabile ascesa dei prezzi.
Si tratta di un acconto del 70% degli arretrati di contratto che però ha escluso – oltre al rimanente 30% - anche i differenziali di straordinario, turnazione e della progressione economica orizzontale acquisita con effetto dal 1° Luglio 2004.
La richiesta di erogazione di un acconto è stata fatta – da parte di RdB – dopo il via libera al contratto da parte del Comitato di Settore (5 Maggio 2006).
Tutte le Organizzazioni Sindacali capitoline si sono trovate a seguirci su questo terreno molto sensibile sia per i lavoratori che – viste le imminenti elezioni – per gli amministratori.
Al di là dell’aspetto economico chi oggi rivendica il positivo risultato di vedere "quasi istantaneamente" applicato il Contratto nazionale, dovrebbe ricordare che circa 300 lavoratori – per vedersi applicato il Contratto 2002/03 - hanno avviato un contenzioso, ancora aperto, per vedersi riconosciuto il diritto alla corresponsione degli interessi sul ritardato pagamento degli arretrati.
Un secondo aspetto che ci proponevamo di sottolineare risiede nella dimostrazione che tutto quello che a Roma non si fa – in favore dei lavoratori –dipende dalla volontà politica dei suoi amministratori.
Crediamo che quest’ultimo episodio dimostri ampiamente come – per ragioni squisitamente elettorali – si sciolgano al sole i limiti della finanziaria, le compatibilità economiche, i tempi tecnici di attuazione, etc.
Ci auguriamo che il prossimo Sindaco di Roma voglia ricordarsi di questo piccolo episodio per tutto quello che riguarda le aspettative del personale comunale quali:
- la stabilizzazione di tutti i rapporti di lavoro precario a partire dal settore scolastico-educativo per la sua particolare natura di diretto rapporto con l’utenza;
- l’avanzamento professionale per tutte quelle categorie bloccate da anni (CPT, idonei al concorso per istruttori direttivi amministrativi, AEC, OSSE, etc.)
- l’erogazione di tutte le voci di salario accessorio in favore delle categorie interessate a partire dall’indennità di sportello, fino all’indennità per le categorie B e C, all’indennità per l’articolazione oraria in favore delle categorie D ad oggi inspiegabilmente bloccata;
- l’adeguamento del valore del buono pasto almeno al valore di 8 Euro e il suo inserimento in busta paga utilizzando il risparmio sull’appalto dei ticket;
- l’assoluta trasparenza nell’attribuzione di benefici economici e/o normativi in favore del personale che contrasti l’attuale sistema clientelare e padronale alimentata da una dirigenza sciatta, incolore e incapace.
Noi proseguiremo nella nostra azione di lotta e di proposta
SENZA FARE SCONTI A NESSUNO