USB P.I: ENTI LOCALI, IL GOVERNO RINVIA IL DECRETO MINISTERIALE PER LA RIPARTIZIONE
USB P.I: ENTI LOCALI, IL GOVERNO RINVIA IL DECRETO MINISTERIALE PER LA RIPARTIZIONE
DEI FONDI PER LE PROVINCE E CITTA’METROPOLITANE
Il Governo Gentiloni rinvia l’approvazione del decreto ministeriale per la ripartizione dei 969 milioni di euro, previsti per province e città metropolitane, che di fatto annullerebbe il taglio di risorse previsto per gli enti di area vasta nel 2017;
“Evidentemente il crollo del ponte di Lecco, le scuole delle zone terremotate che si sono sbriciolate, e la tragedia di Rigopiano non hanno insegnato nulla”, dichiara Gilberto Gini, dell’esecutivo nazionale di USB P.I. Enti Locali;
“i tagli applicati in questi anni agli enti di area vasta, hanno provocato l’azzeramento dei servizi nei territori, ed i disastri di questi mesi ne sono la prova, prosegue Gini;
“E’ inconcepibile che il Governo prenda tempo e non ritenga una priorità l’annullamento del taglio delle risorse per questi enti - sottolinea il sindacalista - molte amministrazioni hanno rischiato il pre-dissesto già nel 2016 ed ora, se non si interviene, il rischio del dissesto è pressoché sicuro;
“Nessuna Provincia è in condizione di fare il bilancio”, spiega Gini, e ad aggravare la situazione c'è il fatto che per gli enti di area vasta mancano anche le regole per la gestione dell'esercizio provvisorio, infatti l'Anci ha chiesto di prorogare le norme ponte dello scorso anno;
Prosegue il sindacalista: “il Governo sa bene che l’annullamento del taglio delle risorse da solo non basta, servono nuovi stanziamenti di almeno pari importo, per gestire gli oltre 5000 istituti superiori ed i 100.000 km di strade. E’ arrivato il momento di rifinanziare seriamente le competenze degli enti di area vasta, che hanno necessità di chiudere i bilanci di previsione, per organizzare il personale che gestisce le emergenze ed eroga servizi per i cittadini.
L'Unione Sindacale di Base chiede una nuova legge, che superi le contraddizioni e gli errori commessi negli ultimi anni e che restituisca dignità ed operatività alle Province e Città Metropolitane, quali enti costitutivi la Repubblica Italiana, conclude Gini.