USB ROMA CAPITALE AVVIA IL RICORSO COLLETTIVO PER INDEBITA RITENUTA DEL 2,5% PER RECUPERARE DIRITTI E SALARIO!

In allegato il volantino

Roma -

USB Roma Capitale avvia la vertenza legale, già avviata in altri settori del pubblico impiego, per recuperare il 2,5% sull’80% della retribuzione lorda che, a seguito di un accordo del 1999 tra CGILCISLUIL e governo D’Alema, viene indebitamente detratto a tutti i dipendenti assunti dopo il 2000 con contratti sia a tempo indeterminato che determinato.

Questo scippo mensile (da 30 a 40 euro circa) fu predisposto per preparare l’avvento dei fondi per la pensione integrativa anche nel pubblico impiego in collaborazione con le banche e le assicurazioni, con il preciso obiettivo di distruggere le pensioni pubbliche e controllare i nostri versamenti. I sindacati le appoggiano sia perché ne possiedono pezzi (è il caso della CGIL con Unipol) sia perché rappresentano poltronifici da conquistare e dove insediare figli e clienti. Alla luce di ciò, appare una beffa il fatto che la stessa CGIL stia ora attivando un ricorso proprio per il recupero del 2,5% indebitamente sottratto per accordi firmati da loro stessi.
Per questo solo USB è credibile in questa battaglia!
Sappiamo bene, contrariamente ai sindacati che li pubblicizzano, che i fondi pensionistici hanno costituito in questi 10 anni una vera e propria truffa che ha fatto perdere ingenti somme ai lavoratori rispetto al TFR.
USB è l’unico sindacato che ha difeso i lavoratori dallo scempio attraverso la lotta
Per questo vi invitiamo a partecipare al ricorso collettivo insieme ad USB; recuperare il 2,5% non è solo una battaglia legale ma è una battaglia di diritti che ha uno scopo politico principale:

RIAFFERMARE IL SISTEMA PENSIONISTICO PUBBLICO, UNIVERSALE E SOLIDARISTICO
COME UNICO SISTEMA DA ESTENDERE ANCHE A PRECARI ED EX PRECARI, ANNULLANDO
LE LEGGI E GLI ACCORDI A PERDERE DI QUESTI 20 ANNI!

Per partecipare al ricorso è necessario, come lavoratori, fare una chiara scelta di campo ed iscriversi ad USB!
Il costo del ricorso è di 50 euro a titolo di rimborso generale delle spese per tutto il grado del giudizio di primo grado, oltre alle spese relative al contributo unificato (7euro).
I documenti necessari sono: 1) copia documento di riconoscimento; 2) copia contratto di lavoro e/o lettera di assunzione; 3) copia di un cedolino di stipendio per ogni anno per il quale si intende ottenere il recupero delle somme (quindi dal 2001 ad oggi); 4) copia della richiesta di restituzione all’Amministrazione di Roma Capitale (solo per coloro che l’avevano presentata).
Si può aderire al ricorso contattando il proprio delegato USB di posto di lavoro …………………………………..
o recandosi presso lo sportello di via Giolitti 231 il mercoledì dalle 15.30 alle 18.30.

 

USB UNISCE CON QUESTA VERTENZA L’IDEA DI UNO STATO SOCIALE FORTE E A DIFESA DEI LAVORATORI A QUELLA DEL RECUPERO DI SOLDI “SCIPPATI” DA ACCORDI INGIUSTI E DISCRIMINATORI.

 

UNISCITI ALLA VERTENZA E LOTTA CON NOI!