Vertenza CPT - I LAVORATORI TRATTATI COME DELINQUENTI

Roma -

Nel corso della prevista assemblea del personale CPT, che si è tenuta questa mattina davanti agli uffici del 1° Dipartimento Personale, non solo i lavoratori sono stati beatamente ignorati dall’Assessore al Personale (nonostante il tentativo di dialogo avviato dai Consiglieri Coratti e Galeota), ma quando hanno tentato di guadagnare l’Aula Giulio Cesare per porre al Consiglio Comunale nella sua interezza il loro problema di inquadramento – fermo da 7 anni – il Presidente del Consiglio ha disposto affinché fosse impedito l’accesso ed è stata chiamata la forza pubblica che ha provveduto ad identificare una parte dei manifestanti.
A questo punto sono intervenuti i Consilieri Spera e Galeota che hanno cercato di rasserenare il clima e che si sono impegnati a far incontrare l’Assessore al Personale con i rappresentanti del Comitato CPT.

Tutto questo la dice lunga sul clima poliziesco che regna in Campidoglio ogni qualvolta i lavoratori pongono all’attenzione degli amministratori le questioni legate ai diritti, al salario e alla dignità calpestata.
E’ evidente che questa amministrazione non vuole avere per interlocutori altri che i sindacati confederali, rifiutando qualsivoglia contatto con altre organizzazioni.
Questo atteggiamento di tenace chiusura, si scontra con l’immagine democratica e rassicurante che questa Giunta cerca di dispensare invece all’esterno.
I lavoratori comunque non mollano la presa e confermano la prosecuzione dello stato di agitazione con ulteriori iniziative che saranno decise dal Comitato CPT nei prossimi giorni.