VERTENZA NIDI DEL COMUNE DI ROMA: le educatrici precarie interrompono la seduta del Consiglio comunale

Roma -

Ieri, 14 luglio 2008, le Supplenti Giornaliere degli Asili Nido, sostenute dalle RdB-CUB, hanno dato luogo ad una singolare quanto pacifica manifestazione nella sala  Giulio Cesare mentre era in atto una seduta del Consiglio Comunale.


Le educatrici con le mani alzate, dipinte di bianco e con la scritta“PRECARIE NIDI”, hanno denunciato al Sindaco Alemanno ed ai Consiglieri la loro difficile condizione lavorativa: hanno chiesto l’abolizione del vergognoso istituto delle supplenze part-time e l’urgenza di indire  un corso-concorso per coloro che lavorano ormai dal 1997 inserite nella graduatoria n° 2811.

Il concorso era già stato peraltro promesso lo scorso 2 Aprile con un accordo siglato dall’amministrazione e da tutti i sindacati e non ancora realizzato.


L’appello è stato accolto dal Sindaco che ha promesso di ricevere le educatrici al termine della seduta.


Le lavoratrici sono state invece ricevute dall’Assessore alle Politiche Educative Laura Marsilio e dal Direttore del Dipartimento XI Silvana Sari.


L’Assessore ha rassicurato le lavoratrici annunciando che lo stesso giorno  è stata firmata una delibera che definisce i termini per la formazione di una graduatoria permanente per le supplenti appartenenti alla graduatoria 2811/1997, che il corso- concorso verrà bandito entro  settembre 2008 e la sua completa realizzazione  avverrà prima  della chiusura del concorso pubblico già attivato, prevista per Dicembre 2008.


L’Assessore ha inoltre dichiarato la sua intenzione di chiudere la vertenza sui nidi entro Luglio.


Le RdB hanno ribadito che comunque saranno al fianco delle Lavoratrici, a totale difesa della qualità dei servizi educativi, qualora gli impegni non saranno rispettati.

 

 

 

 

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15 luglio 2008 - EPolis Roma

Sicurezza. Contraria l'opposizione, Storace non vota e l'Idv si astiene. Alemanno: è un invito alla città
In Aula passa il Patto per Roma: «Coordinamento con il Prefetto»
La protesta delle maestre del nido e dei lavoratori di Gemma: solidarietà bipartisan
di Marta Rossi

Roma - Con il voto contrario dell'opposizione, il non voto di Storace e l'astensione dell'Idv, passa in aula Giulio Cesare il documento per il nuovo Patto per Roma. «Un invito alla città alla mobilitazione, per una sicurezza partecipata», dice il sindaco presente in Aula. «Mancano due ordinamenti, uno sulla mendicità infantile sul modello di Firenze e l'altro sulla situazione dei rifiuti in strada». I capisaldi del nuovo Patto per Roma sono sempre gli stessi: lotta al commercio abusivo, al caporalato, il reato di prostituzione, lo sfruttamento della mendicità, droga e ricettazione. «Servono 300 uomini per presidiare le periferie, così come la qualificazione professionale per l'uso delle armi», ribadisce il sindaco. «Ci sono mille pistole, comprate e lasciate nel deposito», dice ancora. Tra qualche giorno, poi, partirà il censimento nei campi rom, «lavoriamo in coordinamento con il commissario per l'emergenza», ovvero il Prefetto, mentre l'assessore alla Scuola Laura Marsilio annuncia che è già partito «il reperimento dei dati sulle frequenze scolastiche dei bambini rom».
E durante la seduta d'Aula è andata in scena la protesta delle precarie degli asili nidi delle Rdb. «Siamo inserite in graduatoria dal 1997 - spiegano - e abbiamo visto negli ultimi anni diminuire vertiginosamente la qualità del lavoro e della nostra vita: siamo costrette spesso a contratti part-time al 50 per cento. Contratti giornalieri che ci impediscono di usufruire di ferie, permessi maternità e quant'altro. Chiediamo un intervento perchè sia abolito l’istituto del part-time e avviate le procedure per indire il corsoconcorso per le supplenti iscritte nella graduatoria 2811/1997». Protesta anche dei lavoratori di Gemma, la cui situazione verrà discussa oggi in commissione Bilancio con l'assessore Castiglione. Pasquale De Luca, presidente della commissione Personale ha presentato un ordine del giorno per garantire lo stipendio da giugno che ha trovato il voto favorevole dell'Aula insieme con quello per il blocco degli sfratti. Sulla vicenda dei 230 lavoratori di Risorse per Roma, invece, l'Aula ha bocciato l'ordine del giorno: Alfredo Ferrari e Mario Mei denunciano «l'atteggiamento incomprensibile del sindaco e del consiglio che ha votato contro 230 lavoratori, in una partecipata al 97% dal Comune ». Sui fatti di piazza Navona, invece, sono passati i documenti del Pdl e del Pd che esprimevano la solidarietà al Papa e sal presidente della Repubblica. Bocciato invece l'ordine del giorno presentato da Andrea Alzetta, Sa, che esprimeva solidarietà alla Guzzanti e a Grillo.


14 luglio 2008 - Omniroma

COMUNE, PROTESTA PRECARIE ASILI NIDO INTERROMPE LAVORI CONSIGLIO

(OMNIROMA) Roma, 14 lug - Con le mani alzate, in aula Giulio Cesare, per chiedere certezze sul proprio futuro lavorativo. A inscenare la protesta in consiglio comunale, durante la seduta odierna, un gruppo di «precarie degli asili nido». Una protesta pacifica ma rumorosa che ha interrotto per qualche minuto i lavori dell'assise capitolina. Le rappresentanti di Rdb-Cub hanno chiesto ed ottenuto un incontro con alcuni rappresentanti del consiglio: «Siamo inserite in graduatoria dal 1997 - spiegano - e abbiamo visto negli ultimi anni diminuire vertiginosamente la qualità del lavoro e della nostra vita: siamo costrette spesso a contratti part-time al 50 per cento. Contratti giornalieri che ci impediscono di usufruire di ferie, permessi maternità e quant'altro. Chiediamo un intervento perché sia abolito l'istituto del part-time e avviate le procedure per indire il corso-concorso per le supplenti iscritte nella graduatoria 2811/1997».


14 luglio 2008 - Dire

SCUOLA. IN CONSIGLIO COMUNALE PROTESTANO PRECARI ASILI NIDO

(DIRE) Roma, 14 lug. - Blitz delle educatrici precarie dei nidi di Roma, questo pomeriggio in Aula Giulio Cesare. Nel corso della seduta, una decina di loro, aderenti al sindacato Rdb-Cub, si e' avvicinata alla balaustra alzando in alto le braccia per mostrare la scritta 'Precarie nido' sui palmi delle mani. Le lavoratrici hanno denunciato di "essere inserite in una graduatoria dal 1997" e di lavorare per le supplenze "con contratti part-time al 50 per cento per tre ore al giorno. Si tratta di contratti giornalieri che non danno diritti alle ferie, ai permessi per la maternita'". Per questo motivo, hanno chiesto al sindaco Gianni Alemanno d'intervenire nella situazione e di "avviare immediatamente le procedure per l'indizione del corso-concorso per le supplenti iscritte nella graduatoria 2811/1997". Dopo la protesta, il presidente dell'Aula Giulio Cesare, Marco Pomarici, ha chiesto ai presidenti dei gruppi di fissare un incontro con le manifestanti.