Vicenza. Il Comune scippa ai lavoratori un terzo della produttività: è rottura tra sindacati e Giunta Variati

In allegato il volantino unitario e la lettera di indizione dello stato di agitazione

Vicenza -

L’amministrazione comunale di Vicenza, dopo il secondo incontro dal Prefetto di Vicenza, nega la richiesta sindacale di inserire nel fondo produttività 2009 i 250 mila euro che il CCNL del 31.7.2009 stanzia per gli enti che risultano virtuosi, ovvero risultano avere una bassa percentuale di spesa del personale,  come il comune di Vicenza. In tutti gli enti locali "virtuosi" della Provincia di Vicenza, questi fondi sono stati stanziati regolarmente e senza alcuna tensione.


A Vicenza invece questo non avviene, nonostante i lavoratori siano costretti a fare i salti mortali  per coprire gravi carenze d’organico e per coprire i colleghi in malattia, maternità o in infortunio, che di prassi, non vengono mai sostituiti.


L’assessore Ruggeri ammette che i soldi ci sono, ma li trattiene per fare “risparmi” di gestione da investire altrove, evidentemente.

I dipendenti, quindi perderanno più di un terzo della loro produttività, mentre i tagli non si fanno vedere ai vertici: il sindaco vanta due portavoce più un’altra assunzione esterna per un totale di circa 200 mila euro di costo all’anno, più le alte cariche dirigenziali: oltre allo stipendio del supermanager/segretario generale (200 mila euro all’anno tutto compreso) , tra poco si aggiungerà anche quello del vice direttore (altri 130 mila euro all’anno).


La crisi e i tagli del Governo, non devono legittimare le amministrazioni a risparmiare sui lavoratori per sprecare altrove: abbiamo già iniziato a fornire le prime indicazioni pubbliche di sprechi su staff e super manager del Comune di Vicenza che avvengono in perfetta continuità con il passato e continueremo su questa strada, perché l’elenco è molto lungo e snoccioleremo fatti e cifre senza pietà nelle sedi opportune.


Ecco spiegati i motivi della nostra protesta: da oggi scattano subito varie iniziative di mobilitazione, a partire dal blocco degli straordinari, volantinaggi e iniziative pubbliche di sensibilizzazione, fino a giungere alla proclamazione  di scioperi “intelligenti”  in date cruciali per l’amministrazione.

 

RdB-CUB - CSA - SULPM UGL