Altri sei omicidi sul lavoro
In allegato il volantino
Son troppi i morti questa volta…..e non possiamo più aver pazienza……
Sei morti alla Tyssenkrupp, (l’ultimo questa mattina), cinque ieri in varie parti d’Italia, la strage senza fine continua, colpisce dal sud al nord, senza differenza di settore lavorativo, cantiere edile o fabbrica che sia la morte colpisce sempre i lavoratori. Quei soggetti sociali ormai dimenticati da tutti, si dimenticati perché al centro dei pensieri dei nostri politici governanti e non, c’è solo l’impresa e il profitto, al massimo la riforma elettorale.
Mentre invece le condizioni di lavoro della “classe” scomparsa e dimenticata, quella che doveva dare “l’assalto al cielo” peggiorano ogni giorno, grazie alle leggi fatte che hanno reso il lavoro sempre più precario, flessibile ed incerto, dove si defiscalizzano gli straordinari, dove per guadagnarsi come si diceva una volta “la pagnotta” i lavoratori sono costretti ad operare in condizioni sempre peggiori e per un numero di ore di gran lunga eccedenti le famose 8 ore.
Ed è assai grave che queste morti avvengano cosi spesso, in un quadro politico che vede sedere sui più alti scranni del potere politico tanti ex sindacalisti: dai Presidenti di Camera e Senato, al Ministro del lavoro ( si proprio quello preposto al controllo) a tanti Sottosegretari…
Di rituali non ne vogliamo più, di condoglianze e pronunciamenti di rito ne abbiamo le tasche piene. Vogliamo che il problema Sicurezza sul Lavoro sia affrontato realmente alla radice, eliminando flessibilità e precarietà che sono alle origini di questi eventi, vogliamo altresì che il lavoro riassuma una propria centralità nell’agenda politica, magari a discapito del loro amato profitto!