ASILI NIDO - VITTORIA AL TRIBUNALE DEL LAVORO PER LE 11 EDUCATRICI DELL' ASILO NIDO BARONA
IL COMUNE RITIRA I PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E GLI ADDEBITI
IL GIUDICE DEL LAVORO LO CONDANNA AL PAGAMENTO DI TUTTE LE SPESE PROCESSUALI
Dopo lo scandaloso episodio di questi giorni delle botte e minacce ai bambini di un asilo nido del Comune di Milano gestito da personale delle cooperative, l’Amministrazione comunale registra oggi una nuova sconfitta del percorso intrapreso su privatizzazione dei servizi e organizzazione del lavoro dei nidi pubblici.
Il fatto, di cui alla sentenza odierna, risale a circa 2 anni fa. 11 educatrici dell’Asilo Nido Barona (76 bambini dai 3 mesi ai 3 anni) vengono colpite dalla direzione del Settore Educazione con "provvedimento disciplinare" per il reato di "eccesso di professionalità". L’organizzazione del servizio prevedeva una sola educatrice nell’ultima ora di chiusura della struttura. A seguito di una crisi convulsiva di una bimba di 8 mesi e alla difficoltà di intervento della sola educatrice presente che contemporaneamente si trovava a dover gestire tutti gli altri bimbi presenti, ha portato le educatrici tutte a decidere una turnazione che prevedesse la presenza di almeno due persone in tutti i turni. L’Amministrazione ritenendo questa decisione arbitraria "punisce" tutte le educatrici con "provvedimento disciplinare" e la trattenuta di 1 ora di stipendio.
Le 11 educatrici sostenute da RdB/CUB con l’Avvocato Mirko Rizzoglio impugnano i provvedimenti davanti al Tribunale del Lavoro di Milano.
Oggi, dopo 3 udienze, il Comune di Milano vistosi in seria difficoltà a sostenere le sue posizioni decide di "ritirarsi" dando ragione alle insegnanti, annullando sia i "provvedimenti disciplinari che la trattenuta dallo stipendio". Il Giudice del Lavoro obbliga il Comune al risarcimento di tutte le spese processuali.
RdB/CUB si chiede: quanti casi come questo dovranno ancora verificarsi perché il Comune di Milano modifichi la scandalosa politica sui Servizi all’Infanzia??