CENTRI PER L'IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI ROMA. LA SANATORIA
DAL 22 GENNAIO I CENTRI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI ROMA NON SEGNALANO ALL’ISPETTORATO DEL LAVORO LE INADEMPIENZE AZIENDALI: MIGLIAIA DI PRATICHE SANZIONABILI SONO INEVASE.
TALE INOTTEMPERANZA DERIVA DA UNA OSCURA CONVENZIONE STIPULATA TRA I CENTRI PER L’IMPIEGO E LA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO DI ROMA, CHE IPOTIZZEREBBE LA POSSIBILITA’ DI ACCEDERE ALLA BANCA DATI DEI COLLOCAMENTI DA PARTE DEGLI ISPETTORI. A TUTT’OGGI NON E’ DATO SAPERE A CHE PUNTO SIANO I LAVORI, CONSIDERATA LA INTANGIBILITA’ DI TALE CONVENZIONE, PROBABILMENTE STILATA PER POCHI ADEPTI.
RESTA IL DUBBIO, CHE DOPO ANNI DI NOSTRE DENUNCE, INERENTI L’OMISSIONE DA PARTE DEI CENTRI A IMPLEMENTARE LE SEGNALAZIONI (RICORDIAMO LE CENTINAIA DI CONTRATTI A PROGETTO PER ATTIVITA’ GENERICHE MAI TRASMESSE ALL’IPETTORATO), L’ATTO STIPULATO TRA I DUE ENTI, NON SERVA ALTRO CHE A FARCI TACERE, OFFRENDOCI IL SOLITO CONTENTINO, NONOSTANTE L’OMERTA’ SEGUITA ALLE NOSTRE CONTESTAZIONI.
BEN ALTRE STRADE ERANO E SONO IPOTIZZABILI, SENZA DOVER SOSPENDERE (PER QUANTO ANCORA? ) UN ATTO DOVUTO.
RICORDIAMO, INOLTRE, L’ASSOLUTA INAFFIDABILITA’ DI UNA BANCA DATI INCERTA E DI DUBBIA UTILITA’ PER COME UTILIZZATA.
SE DAVVERO VOGLIONO AVERE UN SENSO GLI INDIRIZZI DI GOVERNO E MINISTERIALI, FATTI PROPRI DAGLI ASSESSORATI AL LAVORO REGIONALI E PROVINCIALI IN REITERATE DICHIARAZIONI, CONTRO IL LAVORO PRECARIO ED IL LAVORO "GRIGIO", SICURAMENTE E’ STATA INTRAPRESA LA STRADA SBAGLIATA: PROCRASTINARE INOTTEMPERANZE E FARE COME GLI STRUZZI NON E’ LA SOLUZIONE.
NON SI E’ AVUTA LA FERMEZZA, LA VOLONTA’ E L’EFFICIENZA A VOLER OPERARE ALTRIMENTI, RITENENDO STERILI ED INCONCLUDENTI LE NOSTRE DENUNCE.
MA C’E’ SEMPRE CHI TRAE PROFITTO E CHI CI RIMETTE: SI E’ FATTO E SI STA FACENDO UN GROSSO FAVORE ALLE AZIENDE, CHE TRAGGONO BENEFICI BEN INDIVIDUABILI ( ALLA FACCIA DELLA LOTTA AL PRECARIATO ), MENTRE NE DERIVA UNA RICADUTA SOCIALE NON INDIFFERENTE SIA RIGUARDO LA QUALITA’ DEL LAVORO E DEI SERVIZI PUBBLICI, DI CUI TROPPI SPROLOQUIANO, SIA VERSO L’EVASIONE CONTRIBUTIVA E FISCALE…..CON BUONA PACE DI CHI VIENE CHIAMATO A SEMPRE PIU’ ONEROSI SACRIFICI.
I LAVORATORI, COSTRETTI AD ASSOGGETTARSI A CONTRATTI CAPESTRO, CHE PERCEPIRANNO PESIONI DA FAME, DOVUTE ANCHE AD UNA CONTRIBUZIONE SCATURITA DA ORARI DI LAVORO FITTIZI, NON TROVERANNO MAI RISARCIMENTI ADEGUATI; MENTRE CHI DOVREBBE ESSERE PREPOSTO A GARANTIRE LORO ADEGUATE TUTELE, CON INDUBBIA INCOMPETENZA E COLPEVOLE SUPERFICIALITA’, PERPETUA UNO STATUS FAVOREVOLE ALLE IMPRESE.
I CONTI NON TORNANO: QUALCUNO DOVRA’ DARE DELLE RISPOSTE, NON A NOI, MA A COLORO I QUALI, SPESSO, SONO SOGGETTI PRIVILEGIATI PER BUONI PROPOSITI, CHE NON DI RADO, TRAMUTANO IN MILLANTERIE.